Trovato vapore acqueo in pianeti simili a Giove. Si moltiplicano le prove a sostegno dell'esistenza di sistemi analoghi a quello solare.
E’ stato trovato del vapore acqueo nell’atmosfera di un pianeta simile a Giove, ma al di fuori del nostro sistema solare.
Gli scienziati che studiano i pianeti fuori dal sistema solare avevano previsto che gli hot Jupiters, enormi ammassi di gas che orbitano attorno alle loro stelle, potessero contenere vapore acqueo nella loro atmosfera. In aprile, gli astronomi che avevano usato il telescopio Hubble, avevano annunciato di averlo scoperto, ma molti avevano ritenuto le prove sbagliate.
Ma adesso Giovanna Tinetti e colleghi dello University College di Londra hanno utilizzato il telescopio spaziale Spitzer per osservare HD 189733b, un pianeta gassoso che orbita attorno a una stella distante soltanto 63 anni luce dalla Terra.
Gli scienziati hanno analizzato la luce stellare in tre bande infrarosse dalle lunghezze d’onda rispettivamente di 3,6, 5,8 e 8 micrometri e poi hanno scoperto che quando l’orbita del pianeta intersecava il cuore della stella, la luce s’affievoliva in maniera consistente a causa dell’assorbimento dovuto al vapore acqueo.
Il team, inoltre, aveva già previsto tale affievolimento nell’agosto scorso. “Questa è la prima vera prova portata a sostegno delle nostre teorie” ammette Jean Philippe Beaulieu, membro del team di ricercatori e fisico dell’Istituto astrofisico di Parigi.
Secondo un recente studio, lo scoglimento finora sottovalutato di piccoli ghiacciai e distese di ghiaccio dovuto al riscaldamento globale, potrebbe contribuire notevolmente all'innalzamento del livello dei mari.
Si annunciano rivoluzioni in tassonomia. Secondo uno studio tedesco, le specie apparentemente identiche ma differenti dal punto di vista biologico potrebbero essere circa il 30 per cento del totale.
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Stati Uniti ed Europa pronti a ratificare un accordo che unificherà le frequenze radio dei sistemi GPS e Galileo. Il maggior numero di dati permetterà agli utenti di avere informazioni più accurate sulla propria localizzazione.
Lo rivela uno studio tedesco che dimostra come gli scimpanzé siano incapaci di provare empatia. Se questo li rende meno cattivi, inibisce pure la loro propensione all'altrusimo.
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Un farmaco, spesso prescritto per il trattamento del cancro al seno, potrebbe invece far proliferare le cellule tumorali, proteggendole dal sistema immunitario.
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