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Il buco dell’ozono si chiuderà 20 anni più tardi

Un nuovo modello matematico ha spostato la data al 2068

Un gruppo di ricercatori della NASA e di altre agenzie hanno affermato che il buco nell'ozono sopra l'Antartide si chiuderà attorno al 2068, cioè circa 20 anni più tardi di quanto era previsto. Le agenzie che firmano la ricerca sulla rivista “Geophysical Research Letters”, sono la NASA, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) e il National Center for Atmospheric Research (NCAR): insieme hanno elaborato un nuovo modello matematico in grado di predire con maggior precisione quando il buco nell'ozono si chiuderà. Il modello è anche in grado di ricostruire con accuratezza l'area del buco dell'ozono negli ultimi 27 anni.


"Il buco nell'ozono sopra l'Antartide è la conseguenza di un calo generale di ozono nell'atmosfera dovuto a decine di anni di utilizzo dei gas cfc da parte dell'uomo, ha spiegato Paul Newman, uno degli autori della ricerca, ricercatore al Goddard Space Flight Center. In questo momento l'ozono presente nella parte di atmosfera che va dai poli all'Africa o alle Americhe è del 3-6% più basso di quello che dovrebbe essere naturalmente. Ma in Antartide, il calo è del 70% nella tarda primavera. Il modello che abbiamo messo a punto ci permette di capire meglio come agiscono e agiranno i gas cfc distruttori dell'ozono, come diminuiranno con il tempo e quando il buco si rinchiuderà".


Il punto di forza del nuovo modello messo a punto dalle tre agenzie di ricerca americane consiste nel fatto che, per la prima volta, vengono combinati i dati relativi alle concentrazioni future di cloro e bromo a partire dalla presenza attuale nell'atmosfera. La concentrazione attuale è stata calcolata sulla base delle recenti osservazioni dei satelliti della NASA, delle stazioni di terra della NOAA e delle stazioni trasportate su aerei dalla NCAR. Proprio utilizzando questi nuovi dati è stato possibile stabilire che ci vorranno 18 anni in più del previsto per ristabilire le condizioni naturali. Che quindi saranno tali solo nel 2068 e non nel 2050 come previsto precedentemente.


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