Subito scoperti due nuovi vortici atmosferici al polo sud
I primi dati della sonda dell'ESA Venus Express da Venere hanno rivelato la presenza di due grandi vortici atmosferici al polo sud del pianeta. Lo hanno reso noto i ricercatori del team internazionale che segue la missione dopo aver analizzato le immagini agli infrarossi e agli ultravioletti trasmessi dopo la prima orbita della sonda: quella realizzata a una altezza che variava tra i 350 000 e i 400 000 chilometri di altezza. Una distanza ottimale per le osservazioni sull'atmosfera di tutto il pianeta. La sonda è stata "agganciata” da Venere l'11 aprile del 2006.
Quella dei vortici è solo una delle osservazioni importanti della sonda europea Venus Express, che nella circostanza ha anche scoperto la presenza di un "collare" di aria fredda intorno ai vortici, probabilmente dovuta al riciclo dell'aria a bassa temperatura degli strati inferiori dell’atmosfera. È stata anche confermata l'esistenza di alcuni fenomeni atmosferici, simili a strisce, dovuti alla presenza di polveri e aerosol sospesi. Le prime osservazioni di vortici erano state fatte dalle sonde Pioneer e Mariner 10, ma questo fenomeno era stato riscontrato solo al polo nord di Venere. Come si formino questi vortici è ancora oggetto di studio dei ricercatori: si sa che il pianeta è spazzato da venti fortissimi, che ne fanno il giro in soli 4 giorni, ma il meccanismo con cui i venti, uniti al ricambio dell'aria, influenzano i vortici è ignoto.
"Tuttavia" sostiene Hakan Svedhem dell'ESA, "la missione è solo all'inizio, e sta andando bene; ci aspettiamo che Venus Express risolva questo e altri misteri". Durante la sua prima orbita, la sonda ha anche investigato la composizione chimica dell'atmosfera di Venere, scoprendo che l'anidride carbonica, il gas prevalente, ad alta quota viene scomposto dai ragi ultravioletti in monossido di carbonio e ossigeno. Dal 7 maggio la sonda sta orbitando alla sua altezza definitiva, tra 66 000 e 250 000 chilometri, e i nuovi dati stanno arrivando in questi giorni.
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