Secondo gli ultimi studi, la forma ellittica della nostra galassia sarebbe meno perfetta di quanto creduto fino a oggi.
La nostra galassia ha una forma molto più complicata del previsto. Lo dimostra una nuova tecnica per mappare la Via Lattea usata da un gruppo di ricercatori coordinati da Leo Blitz della Università della California di Berkeley. Usando i dati raccolti dai radiotelescopi i ricercatori hanno studiato le nubi di idrogeno nella galassia e hanno scoperto che la sua forma non è quella di una spirale simmetrica con braccia che spuntano armonicamente da ogni parte. In pratica, la Via Lattea ha qualche braccio extra che esce da un lato, mentre dall'altro risulta "monca".
La falsa immagine che avevamo della nostra galassia dipende soprattutto dal fatto che la parte più "ordinata", con le braccia al loro posto, è proprio quella più vicina a noi. La porzione di galassia più lontana dalla Terra, invece, appare molto più caotica. Al posto di avere una serie di braccia curve ben delineate, c'è un'area molto più disordinata. In un articolo pubblicato sulla rivista "Science" (vol. 312, n. 5778), i ricercatori sottolineano che la causa potrebbe nascondersi in una colossale collisione intergalattica o in maree gravitazionali innescate dalla vicinanza di altre galassie. Ma quali galassie vicine avrebbero potuto provocare questo effetto di marea? Le più probabili sono le nubi di Magellano, che sono visibili anche a occhio nudo dall'emisfero meridionale.
La nuova mappa ha comunque alcuni punti ciechi, non ancora cartografati che dipendono dal movimento del Sistema solare all'interno della Via Lattea stessa. Sulla mappa sono identificati con un circoletto vuoto e si trovano al centro della galassia e ai lati opposti del sistema solare. È possibile che analisi più avanzate dei dati legati alle emissioni di idrogeno offrano informazioni più significative nei prossimi anni.
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