I siti delle centrali devono essere scelti con molta cura, per evitare l'impatto sulle popolazioni di uccelli.
Le centrali eoliche possono danneggiare alcune popolazioni di uccelli, soprattutto se il loro sito non viene scelto accuratamente. A sostenere questa ipotesi è una revisione degli studi esistenti sull'argomento condotta da Andy Pullin e Gavin Stewart del Centre for Evidence-Based Conservation della University of Birmingham. In un articolo pubblicato sul sito del centro, i due autori spiegano di aver preso in esame tutti gli studi condotti sull'argomento, tenendo conto non solo delle collisioni tra le turbine e gli uccelli ma anche del numero di uccelli che vivono attorno alle centrali eoliche. La loro conclusione è che la presenza delle turbine riduce il numero di uccelli residenti in un determinato sito.
"Non consigliamo di fermare la costruzione di queste centrali: il riscaldamento globale causerà molti più danni di quanti ne facciano le centrali agli uccelli. Però i dati dimostrano che dobbiamo fare molta attenzione a dove le costruiamo", precisano gli scienziati. Ma, "se la Gran Bretagna costruirà tutte le centrali programmate off-shore, gli habitat di molti uccelli saranno a rischio".
Il problema non è solo legato alla costruzione delle centrali, ma anche alla loro durata operativa. A quanto pare, l'impatto sulle popolazioni avicole circostanti tenderà a prolungarsi nel tempo. E fino a oggi i dati arrivano solo da piccoli impianti, mentre il timore è che quelli più grandi in progetto possano causare un impatto ancora più evidente. Bisogna poi capire se poche turbine grandi abbiano un impatto maggiore di molte turbine piccole e quale sia l'impatto cumulativo di più impianti eolici. Insomma servono più studi sull'argomento e serve anche una maggiore trasparenza sui dati sulle centrali eoliche che spesso sono tenuti segreti per ragioni commerciali.
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