Un'altra missione per il vecchio telescopio spaziale: quella di identificare i siti lunari con le materie prime necessarie alla realizzazione di basi spaziali.
Sarà Hubble a cercare sulla superficie lunare i siti migliori dove posizionare le basi spaziali. Il perché di questa scelta sta nella capacità del telescopio spaziale di osservare nello spettro dell'ultravioletto con una risoluzione mai usata prima sulla Luna. A raccontarlo è il settimanale New Scientist.
Hubble, infatti, è in grado di identificare quelle materie prime che potrebbero essere fondamentali nella costruzione di una base, come l'ilmenite, un minerale costituito da ossido di ferro e di titanio già osservato nei campioni di roccia lunare riportata a Terra dagli astronauti. L'ilmenite potrà essere usato per ricavare ossigeno, con cui si otterrà l'aria necessaria a riempire l'interno della base, per produrre energia e per ricavare il ferro indispensabile per i materiali da costruzione.
Due dei siti già osservati da Hubble sono quelli dove sono atterrati l'Apollo 15 e l'Apollo 17. Proprio lì, infatti, vennero trovati campioni di ilmenite. Il telescopio ha poi esaminato un terzo sito, il cratere Aristarco, vicino all'equatore lunare, attorno al quale potrebbero esserci vere e proprie miniere a cielo aperto: i minerali sarebbero stati scagliati sulla superficie dall'impatto del meteorite che ha creato il cratere.
Le idee scientifiche sono un patrimonio collettivo. Farle pagare attraverso l'abbonamento alle riviste specialistiche comporta anche degli svantaggi economici. Lo sostengono dei ricercatori inglesi, in una lettera aperta al ministero britannico della scienza.
Due galassie si sono scontrate nella costellazione dei Pesci. E chi ha potuto vedere l'evento dalla Terra ha avuto un assaggio della fine che farà la nostra Via Lattea, quando, tra qualche miliardo di anni, andrà a collidere con Andromeda.
Due scienziati americani mettono fine alla polemica: il nucleo solido della Terra ha una diversa velocità di rotazione rispetto agli altri strati del pianeta. E l'osservazione si prepara già a modificare le teorie sull'origine e lo sviluppo della Terra.
Una riserva naturale troppo affollata e una troppo vuota. La soluzione: il trasporto di quattrocento pachidermi su degli speciali camion per i prossimi otto mesi.
Due team di ricercatori e un vecchio quesito. La soluzione? Leonardo ci aveva visto giusto: due superfici hanno un coefficiente di attrito più alto se sono simili a livello molecolare.
Sono in grado di riconoscere l'altezza dei singoli suoni e quindi sono i neuroni grazie ai quali possiamo ascoltare la musica. E anche riconoscere una melodia indipendentemente dallo strumento con cui viene suonata.
Se lo fa uno, lo fanno tutti: per i ricercatori che li hanno osservati, gli scimpanzé copiano i comportamenti dei loro simili, anche quando avrebbero delle valide alternative.
Non solo tridimensionale, ma anche capace di far sentire gli odori di una scena, proprio come se la si vedesse dal vivo. E il governo giapponese sta già investendo milioni di euro.
I vantaggi economici di questa scoperta sono potenzialmente enormi, soprattutto nal campo delle telecomunicazioni.
Uno dei principali bersagli delle critiche agli Ogm è caduto: si tratta del gene per la resistenza agli antibiotici, che è stato per la prima volta ottenuto da un vegetale, anziché da un batterio.
Il satellite Soho ha festeggiato la sua millesima cometa, scoperta, a un minuto dalla novecentonovantanovesima, da un astrofilo di Bologna.
Per adesso il progetto è destinato soprattutto agli astronauti, costretti a mangiare per mesi insapori pillole ipercaloriche. Ma presto, secondo i progettisti, il computer cuoco potrà essere a disposizione di tutti.
Grazie al satellite Swift, gli astronomi hanno potuto studiare i momenti che seguono all'esplosione: prima l'emissione di raggi gamma e poi di raggi X.