La scienza delle comete è ancora agli inizi, ma presto potremo "toccarle con mano": partita in questi giorni la sonda Rosetta, che punta dritto a una di loro.
La sonda europea Rosetta è stata lanciata con successo, dopo tre rinvii, la mattina del 2 marzo dalla base di Kourou, nella Guyana Francese. Il razzo Ariane 5 che l'ha portata fuori dall'atmosfera e dalla gravità terrestre è partito alle 8,17 ora italiana. Rosetta, dopo un lungo girotondo attorno alla Terra e al Sole, si proietterà verso la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. L'incontro avverrà nel 2014: la sonda orbiterà attorno al corpo celeste, seguirà la formazione della sua coda man mano che si avvicinerà al Sole (e alla Terra) e lancerà sul nucleo un piccolo arpione che avrà il compito di trivellare il terreno e analizzarlo.
I motivi del rinvio nei giorni scorsi erano stati attribuiti al maltempo la prima volta, e a cause tecniche nel secondo tentativo. Gli ingegneri del centro spaziale di Kourou avevano infatti trovato proprio nel modulo principale del vettore un frammento staccatosi da uno degli schermi protettivi del serbatoio. La missione aveva già perso l'opportunità di partire poco più di un anno fa, quando ulteriori problemi al vettore Ariane-5 avevo reso impossibile sfruttare la finestra di lancio.
Nel frattempo l'osservatorio astronomico meridionale europeo (Eso) ha scattato una foto proprio della cometa dove atterrerà Rosetta, una palla di neve sporca che orbita attorno al Sole ogni 6,6 anni e ha un diametro di circa 4 chilometri. Le nuove immagini mostrano la cometa a una distanza di 670 milioni di chilometri dal Sole, 4,5 volte la distanza della Terra dal Sole. Inoltre confermano l'ipotesi che a una distanza così ampia dal Sole la cometa non è particolarmente attiva. Questo significa che quando sarà raggiunta dalla sonda europea, a circa 790 milioni di chilometri, non ci sarà abbastanza polvere attorno al nucleo da rendere difficile l'atterraggio di Rosetta.
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