Già da tempo i ricercatori hanno messo a punto nuove basi azotate oltre alle 4 classiche presenti nel Dna naturale. Ma per creare un Dna artificiale bisogna riuscire a combinarle insieme. Ora ricercatori statunitensi propongono nuove tecniche per riuscirci.
Creare un Dna tutto nuovo, artificiale, bisogna prima di tutto trovare il modo per legare insieme i vari tasselli della doppia elica. Ora però è stato individuato un nuovo metodo per legare insieme basi artificiali di Dna. Una tecnica importante che potrebbe permettere la creazione di materiali geneticamente modificati per applicazioni mediche o di high-tech.
La notizia arriva da due ricerche: la prima è stata realizzata allo Scripps Research Institute in La Jolla, in California, dove Floyd Romesberg e alcuni collaboratori hanno individuato un enzima in grado di assemblare sequenze di Dna non standard. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of the American Chemical Society.
Risultato simile è quello che arriva da un secondo lavoro descritto sulla rivista Nucleic Acids Research da Steven Benner, dell'Università della Florida, e collaboratori che invece hanno utilizzato un enzima prodotto dal virus Hiv, lo stesso alla base dell'Aids. Questo enzima è anche capace di creare copie multiple del Dna non naturale, aprendo la strada alla possibilità che il nuovo codice possa eventualmente evolvere da solo.
Tutte le sequenze di Dna naturale sono costituite da 4 basi azotate, ma i ricercatori hanno già da tempo creato basi non presenti in natura. Queste potrebbero essere usare per creare forme di Dna che sono più resistenti di quelle presenti in natura e che per esempio non si rompono quando si trovano in presenza di temperature troppo elevate. Tali super-Dna potrebbero essere utili in una vasta gamma di applicazioni sia in ambito medico che tecnologico o meglio nanotecnologico.
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Tutti i cani potrebbero avere solo 10 progenitori. Ad affermarlo, uno studio americano, che ha identificato i migliori amici dell'uomo di 15 mila anni fa.
Meno possibilità di collaborazione, e sempre maggiori difficoltà per riuscire a bilanciare famiglia e lavoro. Le donne scienziato denunciano una grande disparità.