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Da Spirit e Opportunity altre prove della presenza di acqua su Marte

I robot della Nasa continuano la loro esplorazione di Marte inviando sulla terra sempre maggiori informazioni sulla composizione del pianeta rosso.

I segni della passata presenza di acqua su Marte diventano ogni giorno più eloquenti. Nuove scoperte in tal senso arrivano infatti dai robot della Nasa.
Spirit ha rilevato la presenza di ematite, un minerale ferroso che generalmente si forma nell'acqua. È la prima volta che si ritrova questo materiale nella zona del pianeta esplorata da Spirit. Opportunity, invece, dall'altra parte del pianeta rosso ne aveva già segnalato la presenza.

Opportunity da parte sua ha rintracciato la presenza di acqua datandola, ancora più indietro nel tempo e collegandola a possibili cicli climatici, secchi e umidi, che si sono succeduti sul pianeta.
Le missioni dei due rover sono ora entrate in una nuova fase: Opportunity è sceso di 5 metri nel cratere Endurance, mentre Spirit ha cominciato una ricognizione alla base delle Columbia Hills.

La scoperta della prima ematite al cratere Gusev da parte di Spirit è venuta da una roccia chiamata "la pentola d'oro", grande come un pugno.
"Nonostante un'ispezione dettagliata, non siamo ancora riusciti a capire come questa roccia si sia formata" ha ammesso lo scienziato Steve Squyres, durante una conferenza al laboratorio Nasa di Pasadena, in California, lo scorso venerdì.

Spirit si trova ora in una zona geologica del pianeta molto diversa rispetto a quella perlustrata dall'altro rover e ciò potrebbe rivelarsi molto utile al fine di comprendere la storia di Marte. Opportunity si sta invece inoltrando nel cratere Endurance, scoprendo via via altre prove della presenza di acqua sulla superficie del pianeta. Ora, si sa per certo che l'acqua è stata presente per un periodo piuttosto lungo della storia marziana.

Nel cratere Endurance, il robot ha infatti trovato uno strato geologico che coincide con uno analogo trovato nel cratere Eagle, dove è atterrato nel gennaio scorso, indicando in questo modo che l'acqua è rimasta sulla superficie del pianeta per un lungo periodo o che vi è ritornata durante ripetuti cicli climatici umidi.

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