Il percorso
Le case loro sono di legname, coperte di feltro, e sono tonde, e pòrtallesi dietro in ogni luogo ov’egli vanno, però ch’egli ànno ordinate sí bene le loro pertiche, ond’egli le fanno, che troppo bene le possono portare leggeremente. In tutte le parti ov’egli vogliono queste loro case, sempre fanno l’uscio verso mezzodie. Egli ànno carette coperte di feltro nero che, per che vi piova suso, non si bagna nulla che entro vi sia.
Marco Polo, Il Milione
Le comunità
Coltivatori della Valle del Chuy: villaggi dungani di Aleksandrovka e di Ivanovka
Entrambi i villaggi si trovano lungo l’antica tratta della Via della Seta che da KaraBalta, situata a ovest di Bishkek, portava a Balykchi, sulla sponda occidentale del lago Issik-kul. Gli Hui, conosciuti nei territori dell’ex Unione Sovietica come Dungani, sono una popolazione di lingua cinese ma di religione musulmana. Arrivati in Asia Centrale nella seconda metà del XIX secolo si trovano oggi soprattutto in Kazakistan, Kirghizistan e in Uzbekistan. La valle, caratterizzata da un terreno nero molto fertile e dall’abbondanza d’acqua dovuta alla presenza del fiume Chuy, è naturalmente vocata all’agricoltura.
Caratteristica principale della cucina dungana è il largo utilizzo di verdure, riso, spezie e condimenti piccanti, ingredienti che la distinguono nettamente dalla tradizionale cucina kirghiza a base di carne e latticini. L’arte culinaria dungana è molto apprezzata in tutto il Kirghizistan soprattutto per il sapiente utilizzo delle spezie capace di creare deliziosi condimenti. Tra i piatti tipici ricordiamo il gan-fan, riso con salsa di carne, i dapanji, un piatto piccante composto da tagliatelle e pollo marinato con peperoni, la ashljan, una zuppa piccante consumata fredda.
Produttori di frutta di Issik-kul: villaggi kirghizi di Bosteri e di Tort-kul
Entrambi i villaggi si trovano sulle sponde del lago Issik-kul, una delle principali tappe dell’antica Via della Seta. Il lago, situato a un’altitudine di circa 1600 metri sul livello del mare è il secondo più grande lago alpino e le sue acque sono famose per non gelare mai (Issik-kul significa proprio lago caldo).
Da più di un secolo sulle sponde del lago si coltivano varietà locali di alberi da frutto (soprattutto mele, albicocche, pere e frutti di bosco) che vengono consumate fresche o essiccate. Importante è anche la produzione di marmellate e altri prodotti derivati dalla frutta. Inoltre, la contemporanea presenza di un clima temperato e di alte montagne permette una doppia economia domestica: agricola e pastorale. Gran parte dei prodotti tipici della zona derivano dalla trasformazione del latte che non viene mai consumato “puro” tranne durante l’allattamento o come aggiunta nel tè. Tra le bevande ricordiamo il bozo e la jarma, entrambe fermentate. Tradizionalmente il bozo era a base di miglio (il primo cereale introdotto nell’alimentazione kirghisa) e consumato d’inverno; la jarma, invece, era prodotta utilizzando una farina d’orzo tostato a grana grossa e consumata d’estate.
Karakol: una città multietnica
Per la sua posizione (dista solo 150 km dalla Cina) Karakol è storicamente un crogiuolo di culture e tradizioni in cui convivono diverse popolazioni: kirghizi, dungani, uiguiri e altre minoranze.
Prodotti tipici di quest’area sono il pane, preparato con un impasto ricco di burro e cotto nel tradizionale tandyr (un forno in argilla di forma cilindrica) e i lagman, una pasta fresca simile a dei grossi tagliolini che viene servita con carne di montone, verdure e spezie. Particolarità dei lagman è di essere una pasta molto lunga tirata (e non tagliata) mediante una complessa tecnica di produzione che li differenzia nettamente dai nostri tagliolini.
I pastori nomadi della Valle di Kochkor
Kochkor è un piccolo centro situato su una dolina a 1800 metri sul livello del mare lungo l’antico tratto della Via della Seta che da Bishkek portava al passo Torugart. Circondato da rigogliosi pascoli utilizzati dai pastori nomadi durante i mesi estivi, Kochkor è famoso anche per la produzione di una varietà locale di patate, molto rinomata in tutto il Paese ed esportata anche in Kazakistan.
I prodotti tipici locali derivano soprattutto dalla trasformazione del latte; tra questi il kurut, un formaggio di capra stagionato, il kumis, una bevanda ottenuta dalla fermentazione del latte di giumenta e il chalap, una bevanda composta da latte fermentato, sale e acqua. Caratteristici sono anche il chuchk, il kazy e la karta, tutte pietanze a base di interiora di cavallo, preparate in occasione delle feste tradizionali. Tra le bevande ricordiamo il bozo e la jarma, presenti anche attorno al lago Issik-kul.
Qui i prodotti dell’allevamento non sono solo alimentari: Kochkor è famoso per la lavorazione della lana e delle pelli e per la produzione degli shyrdak, i tradizionali tappeti in feltro.
Terra Madre Kirghizistan
MarcoPolo2012 partecipa all’incontro Terra Madre Kirghizistan (13 giugno 2012, Karakol), un’occasione di incontro e scambio tra i ricercatori e le comunità locali che arriveranno da tutto il Paese.