La caccia alle balene potrebbe cessare non grazie a leggi restrittive ma solo seguendo le indicazioni del mercato. Almeno secondo quello che è accaduto in Islanda.
Forse non sarà più necessaria una legislazione autoritaria per salvare le balene che popolano i nostri mari. Forse saranno le spinte del mercato a risolvere la questione.
Nel 2006 l’Islanda annunciò fra le polemiche che non avrebbe più rispettato l’accordo internazionale, in atto dal 1986, che bandiva la caccia alle balene per fini commerciali. E poi la scorsa settimana il significativo voltafaccia: il ministro della pesca locale ha infatti lasciato trapelare l’idea di interrompere la caccia per quest’anno.
“L’industria che vive sulla carne di balena – ha commentato all’agenzia di stampa Reuter lo scorso 24 agosto il ministro Einar Guofinnsson – deve per forza obbedire alle leggi del mercato. È inutile continuare la caccia per fini commerciali quando non c’è più abbastanza domanda per i prodotti derivati dalla balena”.
Quest’anno l’Islanda ha ucciso soltanto sette balenottere rosse quando la quota limite permetteva l’uccisione di trenta esemplari e solo sette balenottere comuni su un limite di nove. Proprio per questo motivo Guofinnsson ritiene che la bassa richiesta di carne e prodotti derivati dalle balene renda del tutto inutile il rinnovo delle quote che sono scadute il 31 agosto.
Ma il motivo che spiega il calo della domanda è da trovarsi anche nel fatto che attualmente l’Islanda non ha la licenza di esportare i suoi prodotti verso il Giappone che, come si sa, è il più grande mercato per la carne di balena.
Curvando un fascio di microonde attorno a un oggetto, è possibile renderlo totalmente invisibile. Lo hanno calcolato alcuni fisici svedesi del Royal Institute of Technology di Kista.
Uno studio condotto alla New York University, negli Stati Uniti, dimostra che potrebbero esserci anche delle differenze neurologiche alla base della scelta di un partito o schieramento politico.
Finanziato dalla Commissione Europea, nel 2011 partirà il progetto internazionale che promette di raggiungere la fusione nucleare e risolvere definitivamente la dipendenza dai combustibili fossili.
Ricercatori della SISSA pubblicano su PNAS i risultati di uno studio che illustra il ruolo del GABA e del fattore di crescita BDNF nel potenziare l’efficacia sinaptica.
L'agricoltura biologica conviene. Un nuovo studio dimostra che i metodi di coltivazione naturali hanno tutte le potenzialità per essere in grado di sfamare il mondo, e ridurre l'inquinamento.
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Trovati nelle feci delle lontre marine dell'Antartide alcuni potenti ceppi di Escherichia Coli, un batterio che causa forti diarree negli uomini e negli animali domestici.
Scoperto all'Università di Firenze un nuovo tipo di gel con proprietà nanomagnetiche, che potrebbe essere utilizzato per ripulire alla perfezione antiche opere d'arte.
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Nell'antica Mesopotamia, lo sviluppo delle grandi città potrebbe essere stato molto più casuale e independente dalla volontà politica di quanto si sia sempre pensato.
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