Un collage di centinaia di immagini scattate dal telescopio spaziale Hubble regala un'enorme rappresentazione di migliaia di galassie
Alcuni astronomi, come parte di un lavoro di cinque anni chiamato AEGIS (All-wavelength-Extended-Groth strip International Survey), hanno prodotto una vista panoramica dell'universo. Otto fra i più importanti osservatori – spaziali e terrestri - , fra i quali anche Hubble, hanno condotto analisi meticolose dentro un'area delimitata del cielo notturno, grande più o meno due volte la Luna.
Gli osservatori hanno sbirciato fino alla distanza di nove miliardi di anni luce per vedere circa 15.000 galassie mentre si stavano evolvendo in un universo molto più giovane di oggi. Gli scienziati hanno raccolto immagini delle galassie infanti in tutte le lunghezze d'onda, dai raggi X alle onde radio.
“Lo scopo dello studio era quello di studiare l'universo quando era vecchio la metà di ora, cioè quando aveva circa otto miliardi di anni e le galassie stavano passando da un processo di formazione attiva a uno stadio più tranquillo di maturità adulta,” dice Mark Davis dell'Università di California a Berkeley, USA, uno dei responsabili del progetto AEGIS.
Hubble ha registrato immagini di più di 50.000 galassie nello spettro del visibile, in più di 500 scatti separati. Anton Koekemoer, astronomo dello Space Telescope Science Institute del Maryland, USA, insieme ad alcuni colleghi, ha messo insieme tutte queste immagini per ottenere una rappresentazione panoramica che contiene piu di tre miliardi di pixel.
“Queste immagini contengono un grande numero di galassie in diversi stadi evolutivi, attraverso il tempo cosmico,” dice Koekemoer. Ci sono splendide spirali ed enormi galassie ellittiche, ma altre hanno forme completamente casuali. Si tratta probabilmente di relitti di collisioni galattiche.
Fra le scoperte fatte fino a questo momento nelle immagini Hubble c'è una galassia gigante rossa con due buchi neri al centro. Questi appaiono distare circa 4.000 anni luce, e uno dei due è 10 volte più grande dell'altro, con una massa che supera di cinque milioni di volte quella del Sole. Sembra che si tratti del risultato di una fusione di galassie avvenuta centinaia di milioni di anni prima.
Gli astronomi sperano che tutte le osservazioni di AEGIS possano offrire nuovi indizi su come le galassie si sono evolute dalla “pubertà” fino alla giovane età adulta. Un numero totale di 19 articoli che descrivono i risultati del progetto apparirà in un'edizione futura di Astrophysical Journal Letters.
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