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2007
gennaio
Cellule staminali adulte per rigenerare il sangue
Scienza7 - le notizie di Ulisse
Cellule staminali adulte per rigenerare il sangue
Sembra che le cellule adulte progenitrici multipotenti, dette MAPC, siano in grado di produrre tutte le cellule del sangue. Potrebbero offrire un’alternativa alle cellure staminali embrionali
Le cellule staminali adulte in grado di generare qualunque tessuto del corpo sono state salutate come un’alternativa etica alle cellule staminali embrionali. La scoperta aveva sollevato molti dubbi. Ma adesso uno scienziato, noto per il suo scettismo, afferma che almeno una cosa sembra fondata: possono generare tutti i tipi di cellule che si trovano nel sangue.
Nel 2002 Catherine Verfaillie e i suoi colleghi dell’Università di Minnesota, USA, hanno dimostrato l’esistenza di cellule adulte progenitrici multipotenti (MAPC). Isolate dal midollo osseo dei mammiferi, queste cellule fanno parte di una classe di cellule staminali chiamate mesenchimali, che normalmente formano il muscolo e l’osso. Tuttavia, le MAPC sembrano molto più versatili e capaci di formare qualunque tessuto del corpo.
Altri gruppi da allora hanno tentato di replicare questi risultati. Recentemente Verfaillie, insieme a Irving Weissman dell’Università di Stanford in California, USA, ha cercato di trapiantare delle MAPC in topi che erano stati irradiati per distruggere le loro cellule staminali emapoietiche (HSCs) – un’altra classe classe di cellule del midollo la cui specializzazione è quella di generare il sangue. “Inizialmente ero molto molto scettico sul fatto che le MAPC potessero contribuire alla formazione del sangue,” afferma Weissman.
Ora lo scienziato ha cambiato opinione: le MAPC trapiantate possono formare tutti i tipi di cellule del sangue. “Le cellule MAPC di topo possono produrre del sangue normale, adesso il compito della ricerca è capire come possono farlo,” continua Weissman.
In ogni caso, le cellule MAPC sono molto meno efficienti delle cellule staminali ematopoietiche (HSC) nell’innestarsi nel midollo e nel produrre il sangue. “Queste difficoltà dovranno essere risolte prima di usare le cellule staminali umane per innestarle negli esseri umani” chiarisce Verfaillie, che ora è all’Università Cattolica di Leuven in Belgio.
Finora la giuria non si è ancora espressa sulle altre potenzialità delle MAPC. Sebbene gli ultimi esperimenti siano stati progettati specificatamente per studiare la formazione del sangue, Weissman ha osservato che la dose di radiazione usata negli esperimenti ha causato danni in tutto il corpo dell’animale. Questo potrebbe avere innescato un meccanismo di riparazione, fornendo alle MAPC la capacità di formare una serie di tessuti. “È stata una delusione osservare che nel processo si siano formate solo cellule del sangue,” ammette Weissman.
Peter Aldhous
26 gennaio 2007
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