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Il ciclo degli uragani svelato dagli anelli degli alberi

Ricercatori americani cercano di scoprire se è vero che gli uragani sono diventati più violenti negli ultimi decenni

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L'ossigeno contenuto negli anelli dei tronchi degli alberi potrebbe aiutare a chiarire il ciclo degli uragani e scoprire se è vero che questi fenomeni naturali sono in corso di intensificazione a causa dell'effetto serra. Ne sono convinti alcuni ricercatori americani che hanno pubblicato i loro lavori sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”.


Il gruppo di ricerca guidato da Dana Miller dell'Università del Tennessee di Knoxville ha annunciato di aver individuato un sistema che ha permesso loro di contare il numero di uragani che hanno colpito una particolare area, la Georgia meridionale, risalendo indietro nel tempo di circa 220 anni. "Studi recenti — hanno scritto i ricercatori — suggeriscono che negli ultimi venti anni gli uragani che hanno colpito gli Stati Uniti siano stati più violenti e anche più frequenti. Ora abbiamo un metodo per sapere se è vero".


Finora infatti non esistevano dei registri che riportano il numero di tempeste in maniera sistematica ogni anno. I dati più vecchi risalgono al 1900, e prima di allora, per molte località, le informazioni sono frammentarie e raccolte sulla base di testimonianze, ricavate prevalentemente dalla stampa locale o dai registri navali che riportavano i naufragi. Il sistema messo a punto dai ricercatori consiste nel misurare alcuni particolari isotopi di ossigeno presenti nella cellulosa degli anelli di alcuni tipi di albero. La scelta si è orientata sui pini e su altre specie che hanno le radici poco profonde. Queste piante infatti prendono l'acqua in superficie, direttamente dalle precipitazioni atmosferiche. Quella che cade durante un uragano è strutturalmente diversa da quella che cade durante una pioggia normale. E questo perché l'ossigeno in essa contenuto è diverso dal punto di vista chimico.


"Le precipitazioni che avvengono durante gli uragani — ha spiegato la ricercatrice — si caratterizzano per avere un basso livello di isotopi di ossigeno rispetto ai normali temporali". Questi isotopi sono catturati dalla cellulosa degli alberi e quindi anche nei loro anelli di accrescimento. Misurando la concentrazione di isotopi negli anelli degli alberi è possibile quindi sapere se in quell'anno ci siano stati più o meno uragani. Per esempio è stato possibile scoprire che negli anni 'Settanta del XIX secolo ci sono testimonianze di almeno tre uragani di forte intensità. Come pure periodi particolarmente intensi sembrano essere quelli 1840-1850, 1800-1820 e anche gli anni Settanta del XVIII secolo.


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