L'asteroide principale intorno al quale ruotano si chiama 87 Sylvia, dalla mitologica Rea Silvia: da qui il nome dei due piccoli asteroidi appena scoperti.
Nella fascia degli asteroidi fra Marte e Giove è stato scoperto un mini-sistema planetario, che consiste in un asteroide principale intorno a cui ruotano due asteroidi più piccoli. Lo riferisce su Nature Franck Marchis, dell'University of California, a Berkeley, che ha lavorato in collaborazione con gli astronomi dell'Observatoire de Paris. Le osservazioni sono state possibili grazie al Very Large Telescope dell'ESO in Cile e alla tecnica del Service Observing Model, per cui Marchis e gli altri potevano avere a disposizione le immagini senza dover andare fisicamente in Cile.
L'asteroide principale, dal nome di 87 Sylvia, era noto dal 1866, e nel 2001 Mike Brown e Jean-Luc Margot avevano dimostrato con il telescopio Keck che aveva un mini-satellite. "Gli asteroidi doppi sono comuni, quindi da tempo si cercavano i sistemi multipli", commenta Marchis. Per scoprire il terzo asteroide del sistema, gli astronomi hanno osservato Sylvia in 27 occasioni nell'arco di due mesi: in ogni immagine compariva il secondo asteroide e in 12 di queste anche il terzo. Visto che 87 Sylvia era stato battezzato così in onore di Rea Silvia, la mitologica madre di Romolo e Remo, l'International Astronomical Union, su proposta dello stesso Marchis, ha deciso che i due pianetini si chiameranno appunto Romolo e Remo. 87 Sylvia, con un diametro di 360 chilometri, è uno degli asteroidi più grandi della fascia compresa fra Marte e Giove, e i suoi satelliti sono molto più piccoli: Romolo misura circa 18 chilometri di diametro, e Remo, quello appena scoperto, solo 7. Le nuove osservazioni forniscono anche ulteriori informazioni sull'asteroide principale: è stato calcolato che ha una densità solo 20 per cento superiore quella dell'acqua ed è presumibilmente composto di acqua ghiacciata e detriti di un asteroide primordiale. La fascia degli asteroidi comprende una miriade di piccoli corpi celesti, che spesso entrano in collisione fra loro, formando nuovi asteroidi. Altre volte, invece, ruotano intorno a loro. Per questo, conclude Marchis, "ci aspettiamo di trovare altri mini-sistemi di asteroidi multipli come questo".
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