Una tecnica messa a punto in America permetterebbe la costruzione di nanofibre lunghe in un unico processo eliminando il problema di dover assemblare pezzettino per pezzettino le diverse componenti di una fibra.
Le nanotecnologie accelerano sempre di più confermando di essere una delle principali discipline emergenti e giustificando finanziamenti e investimenti in tutte le ricerche che definiscono "nano" il loro campo d'azione fisico. Così, su Science nella sezione "Perspective" si dà risalto agli ultimi promettenti risultati di una nuova tecnica chiamata "electrospinning process" messa a punto da un gruppo di ricercatori dell'Università del Nebraska a Lincoln, guidati da Yuris Dzenis.
La tecnologia prevede un dispositivo che lancia verso l'esterno un getto di materiale polimerico carico elettricamente. Queste getto attraversa un campo magnetico che lo cattura, lo "asciuga" e lo fa "atterrare" su un substrato. Questa procedura sembra garantisca fibre (carboniche e ceramiche) abbastanza sottili e robuste da diventare tecnologicamente interessanti.
L'electrospinning process mostra promettenti potenzialità per la creazione di nanofibre molto lunghe e molto sottili durante un processo continuo. Evitando, cioè, uno degli attuali limiti delle nanotecnologie: il passaggio obbligato in una fase di assemblaggio di subunità separate. E questa discontinuità produce inevitabilmente difficoltà nell'allineamento, nell'assemblaggio e nel processamento delle applicazioni.
Riuscire a costruire in continuum è ovviamente una delle maggiori aspirazioni dei nanotecnologi di oggi.
Finora, le tecniche convenzionali di spinning possono produrre in effetti fibre in continuum, ma queste non sono generalmente abbastanza sottili per eventuali applicazioni in nanoelettronica o in biomedicina.
Il nuovo processo sembra, invece, fare un deciso passo in avanti in questa direzione.
Si pare ufficialmente la corsa al dominio. Come già era successo nel resto d'Europa, anche in Italia saranno liberalizzato il ".it".
Il 33,3 % della Grande Barriera Corallina è stata sottoposta a un vincolo di protezione dal governo di Canberra.
Un ominide dalla testa piccola ritrovato in Africa sembra confermare la teoria secondo cui l'Homo erectus fosse un'unica specie a cui appartenevano diverse sottospecie.
La ricerca di energie alternative è una della grandi sfide della nostra epoca: nonostante i rischi che comporta, molti sono convinti che il nucleare rimanga attualmente una delle migliori fonti di energia dal punto di vista ambientale.
I robot della Nasa continuano la loro esplorazione di Marte inviando sulla terra sempre maggiori informazioni sulla composizione del pianeta rosso.
Risolto da un italiano uno dei rompicapi della matematica sulla dinamica dei gas risalenti alla metà del Settecento.
L'Europa deve investire molto di più in questo campo che si potrebbe rivelare fondamentale per la risoluzione di alcuni problemi che il XXI secolo dovrà affrontare. I consumatori continuano, però, a rimanere scettici.
Scienziati che studiano i meccanismi legati alla percezione sono affascinati dal sorriso di Monna Lisa e ne stanno cercando di svelare la natura.
Parte da Bologna il primo studio sull'impatto dei cambiamenti climatici sui monumenti. Finanziato dalla comunità europea, il progetto Arca di Noè vuole salvare il patrimonio artistico del Vecchio Continente dalla minacce del tempo.
La sonda della Nasa ha fotografato Phoebe, la luna più lontana di Saturno, da soli 2 mila chilometri di distanza fornendo preziose informazioni agli astronomi.
Grazie al ferro fa un passo in avanti la refrigerazione magnetica che sfrutta per raffreddare il cambiamento di temperatura di un materiale causato dall'allineamento degli spin magnetici.
Secondo i meteorologi inglesi, l'effetto 'isola di calore' che già oggi contraddistingue le città rendendole più calde delle campagne si intensificherà nei prossimi anni
Secondo alcuni ricercatori spagnoli, gli ominidi di 350 mila anni fa avevano un udito del tutto simile a quello che abbiano noi oggi.
È la Spaceship One, che diventa così la pretendente più quotata all'Asari X Prize, un premio di dieci milioni di dollari destinato alla navetta in grado di compiere per due volte consecutive in due settimane un volo suborbitale.
Uno studio genetico pubblicato su Science dimostra che l'addomesticamento dell'asino iniziò nel Continente Nero circa 5-6 mila anni fa.
Le immagini scattate dalla sonda della Nasa rivelano che la superficie della cometa è ricoperta da crateri, pinnacoli e canyon.
In un arcipelago del Mare di Bering esperti dell'Università dell'Alaska hanno trovato i resti di una popolazione di mammut che si estinse ben 6 mila anni dopo la scomparsa di gran parte della specie.
Dopo 20 anni la primatologia mondiale fa nuovamente tappa in Italia. Allarme per il rischio estinzione di molte specie di primati.
Dall'Entrerpise ai laboratori americani e austriaci il teletrasporto diventa una realtà. Gli scienziati sono riusciti a teletrasportare rispettivamente lo stato quantico di uno ione di berillio e di calcio, aprendo nuovi orizzonti nella ricerca sulla trasmissione delle informazioni.