Primo posto all'acqua su Marte, seguito dalla nuova specie di Homo erectus e dalla clonazione umana.
L'acqua su Marte, l'Homo erectus nano e la clonazione umana sono tre delle migliori dieci scoperte scientifiche che ci ha regalato il 2004 almeno secondo la rivista "Science".
La medaglia d'oro spetta ai lander marziani Spirit e Opportunity che hanno trovato le tracce geologiche della presenza di antichi mari su Marte. Una zuppa salata che avrebbe potuto ospitare, secondo molti scienziati, anche primitive forme di vita.
Al secondo posto, la scoperta in una caverna dell'isola indonesiana di Flores di una specie di Homo erectus nano. Questo piccolo ominide, che in realtà era una donna, sarebbe sopravvissuto fino a 18 000 anni fa, o, secondo alcune leggende locali, fino in epoca storica. Anche se molti antropologi ritengono che si possa trattare in realtà di un normale Homo sapiens afflitto da un particolare disturbo chiamato microcefalia.
Al terzo posto l'exploit di ricercatori sudcoreani che sono riusciti a clonare un embrione umano, dimostrando per la prima volta che le tecniche di clonazione esistenti oggi funzionano anche con le cellule umane. L'intenzione degli scienziati è quella di ottenere cosí cellule staminali embrionali da usare per curare importanti malattie degenerative.
Dopo queste tre scoperte, la top ten di "Science" affronta temi un po' più specialistici, come il comportamento dei condensati atomici, il DNA spazzatura (chiamato cosí perché considerato inutile, fino a quando proprio quest'anno si è scoperto che invece gioca un ruolo centrale nell'attivare e spegnere i geni al momento giusto). O ancora come la scoperta della prima coppia di pulsar, stelle di neutroni rotanti che emettono forti radiazioni.
L'acqua ritorna alla ottava e alla decima posizione. All'ottava con le nuove scoperte sulla chimica e la struttura di questa preziosa sostanza che potranno rivoluzionare le scienze atmosferiche. Alla decima con l'individuazione in gocce di acqua provenienti anche da ambienti estremi come il fondo delle miniere di forme di vita troppo piccole da poter essere osservate a occhio nudo.
C'e spazio infine per una notizia positiva e una negativa. Quella positiva occupa la nona posizione e riguarda il successo delle partnership pubblico-privato per la diffusione delle medicine nel Terzo Mondo. Quella negativa occupa la settima posizione e descrive la scomparsa di sempre più specie animali e vegetali dal nostro pianeta.
La scoperta potrebbe rivoluzionare completamente le teorie sulla formazione di questi oggetti celesti.
Da dodici anni nuota nelle acque dell'Oceano Pacifico, ma nessuno è riuscito a capire perché il suo canto sia diverso da quello delle altre.
I meccanismi di formazione delle nubi stanno subendo delle modificazioni a opera degli inquinanti emessi dall'uomo.
Il satellite San Marco 1 fu mandato in orbita il 15 dicembre del 1964, facendo dell'Italia la terza potenza spaziale dell'epoca.
è un flauto di avorio di mammuth risalente a circa 30 000 anni fa scoperto in Germania.
Nuovi fenomeni atmosferici sul satellite di Saturno sono stati individuati dai telescopi terrestri.
La missione spaziale della NASA scaglierà un proiettile contro un nucleo cometario per studiarne l'interno.
Uno studio belga evidenzia che era impossibile per gli antichi architetti sapere in anticipo quale eco la piramide avrebbe potuto produrre.
L'8 per mille alla ricerca, un'agenzia per la distribuzione dei finanziamenti e maggiore flessibilità tra le richieste di un gruppo di una trentina di scienziati.
Un rapporto del WWF presentato a Buenos Aires denuncia effetti più pesanti del previsto sull'ambiente causati dai cambiamenti climatici.
Secondo uno studio australiano le barriere coralline potranno beneficiare del riscaldamento globale.
La scoperta mette fine a un annoso dibattito: gli antenati degli elefanti vivevano anche nei climi più freddi.
Il sistema di navigazione satellitare europeo ha avuto l'ok dei ministri dei trasporti dell'Unione.
Una pianura boliviana di sale ha differenze in elevazione di poche decine di centimetri.
Un reattore atomico sarà la fonte di energia di una missione destinata a esplorare uno dei pianeti più lontani dal Sole.
Una ricerca italiana pubblicata da "Nature" potrebbe rivoluzionare le tecnologie legate all'ottica avanzata.
È la prima mappa genetica di un volatile e sarà di enorme importanza per la ricerca genetica e sanitaria.