Energia rinnovabile, materiali ecologici e tecnologie sostenibili: di cosa si sta parlando? Non delle nuove politiche energetiche del nostro Paese, ma della nuovissima tendenza in materia di conservazione di beni culturali.
A BHest - Built heritage and sustainable Technologies for survey and conservation – il primo salone  sull'innovazione nel campo dei beni culturali sono in mostra in questi giorni a Ferrara tutte le soluzioni più all'avanguardia per la conservazione e la funzionalità del patrimonio architettonico. L'evento è organizzato dal Dipartimento di Beni Culturali del CNRc on il supporto del più importante network europeo per la promozione delle innovazioni nelle imprese (Enterprise Europe Network).

Fra i progetti in mostra, c'è SECHURBA – Sustainable Energy Communities in Historic URBan Area - promosso dall Istituto di tecnologie applicate al patrimonio culturale (Itabc) del CNR che ha prodotto per ora un software che “verificherà la fattibilità e compatibilità dei nuovi sistemi per il risparmio energetico, come per esempio metodi di irraggiamento per l'aria condizionata, materiali isolanti ecologici, vetri a bassa emissione per le finestre antiche e risorse energetiche rinnovabili applicate ai palazzi antichi,” spiega Luciano Cessari di Itabc – CNR. Il software raccoglie le valutazioni degli esperti coinvolti nel progetto e fornisce poi la soluzione più compatibile, offrendo indicazioni sui materiali, sui progetti architettonici, e sui modi più appropriati di procedere. Il programma sarà testato nei lavori di restauro del castello di Zena, in Italia, e nel teatro di Rodi, in Grecia e in altri monumenti di interesse in Europa.

“Le tecnologie a basso impatto ambientale,” spiega Cessari “rappresentano l'ultima frontiera per ridurre il deterioramento e per rendere edifici, chiese e case antiche funzionali, grazie ai bassi costi di queste operazioni e al fatto di essere in accordo con gli attuali standard di sviluppo.”