Una ricerca appena pubblicata su PloS ONE indica la temperatura e l'umidità come fattori determinanti nell'aderenza delle zampe del geco
La capacità delle zampe del geco di aderire alle superfici più disparate senza l'ausilio di liquidi collosi stimola l'interesse non solo di biologi e naturalisti, ma anche della moderna ricerca di nuovi materiali sintetici.
Finora le ricerche sull'abilità di questi piccoli rettili di aggrapparsi ovunque non avevano rilevato l'umidità e la temperatura come fattori determinanti. Ora, invece, un team di cinque ricercatori dell'Università di Akron, negli Stati Uniti, ha pubblicato un articolo sulla rivista scientifica open-access PloS ONE intitolato I piedi appiccicosi del geco: il ruolo della temperatura e dell'umidità.
“Abbiamo testato gli effetti della temperatura e dell'umidità sull'abilità dei gechi nel rimanere attaccati ai vetri, e ci aspettavamo che nessuno dei due fattori avesse un ruolo prevalente”, dice il professor Peter Niewiarowski, l'autore principale della pubblicazione. “Sorprendentemente, invece, abbiamo scoperto che sia la variazione di temperatura che di umidità producono effetti sull'abilità dell'animale nel restare aderente alla superficie”, continua Niewiarowski.
La ricerca ha rilevato, per esempio, che in condizioni molto umide i gechi devono usare il doppio della forza per rimanere saldi alla superficie rispetto a condizioni secche e bassa temperatura.
Il lavoro suggerisce di tenere in maggiore considerazione i fattori legati a umidità e temperatura anche per quanto riguarda le ricerche sull'adesione dei nuovi materiali sintetici ispirati alle zampe dei piccoli rettili.
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