La Commissione Federale svizzera per l’AIDS ha lasciato tutti di stucco quando, nei primi mesi di quest’anno, ha dichiarato che le persone affette da AIDS potevano tranquillamente non utilizzare i preservativi.
Il ragionamento è che se si è affetti da AIDS, ma si è stati efficamente trattati con farmaci anti-retrovirali e non si hanno infezioni genitali, si può essere considerati “sessualmente non infettivi”, e non si trasmette l’AIDS a partner non infetti.
Ora però un’analisi al computer dei tassi di trasmissione della malattia per individui con differenti livelli di virus nel sangue ha mostrato che l’infezione può ancora avvenire, e che i preservativi sono essenziali.
Se coppie che includono un partner sano e uno con infezione da AIDS controllata da farmaci, smettono di utilizzare i preservativi, l’incidenza della malattia incrementerà tra queste coppie di quattro volte nei prossimi 10 anni.
L’analisi è stata condotta da David Wilson del National Centre in HIV Epidemiology and Clinical Research dell’Università del New South Wales, a Sydney, Australia.

La ricerca

Wilson ha creato una simulazione per vedere cosa accadrebbe se persone con 10 copie di HIV per millilitro di sangue,  un livello che indica che la terapia anti-retrovirale sta effettivamente controllando l’infezione, avessero sesso non protetto 100 volte ogni anno.
I risultati mostrano che in 10 anni si avrebbero 3524 nuove infezioni da uomo a uomo in una popolazione di 10.000 coppie, 425 nuove tramissioni da uomo a donna e 215 trasmissioni da donna a uomo, sempre in popolazioni di 10.000 coppie (The Lancet, 2008; 372:314-320).
"Questo significa un incremento di quattro volte rispetto all’incidenza delle infezioni in caso di sesso protetto con preservativo”, afferma Wilson. "I farmaci anti-retrovirali rendono il sesso più sicuro, ma sarebbe un disastro se rimpiazzassero l’uso del preservativo come strategia preventiva”, conferma Jonathan Anderson, della Carlton Clinic di Melbourne, sempre in Australia, presidente della Australasian Society of HIV Medicine.
Anche se le infezioni sono rare quando una persona è in terapia con farmaci anti-retrovirali, l’organizzazione svizzera ha compiuto un grave errore considerando un evento improbabile come impossibile, dice Wilson. Ha anche sottovalutato il l’effetto comulativo di correre un piccolo rischio ma un gran numero di volte.
Nei decenni passati diversi paesi, inclusi Australia e Regno Unito, hanno visto consistenti aumenti dei tassi di trasmissione dell’HIV, nonostante l’uso dei farmaci anti-retovirali.
Probabilmente uno dei fattori che hanno causato questo fenomeno è proprio la diminuzione nell’uso dei preservativi, dato che (fortunamente) l’AIDS è sempre più visto come una malattia che può essere trattata con farmaci piuttosto che una sentenza di morte.