I livelli di alcuni ormoni, come gli estrogeni o il progesterone, nell'arco del ciclo mestruale, circa un mese, fluttuano sensibilmente. Durante la fase follicolare, all'inizio del periodo, l'uovo è in fase di maturazione e il corpo rilascia estrogeni, mentre l'ormone progesterone è protagonista della successiva fase luteale, quando l'uovo eventualmente fecondato può impiantarsi.

Jean-Claude Dreher e i colleghi dell'Istituto Nazionale di Salute Mentale di Bethesda nel Maryland, Usa, hanno voluto capire come queste fasi influenzino il cervello e utilizzando la risonanza magnetica funzionale (fMRI), una tecnica di imaging, hanno esaminato le variazioni dell'attività cerebrale sul periodo di un mese ("Proceedings of the National Academy of Sciences", DOI: 10.1073/pnas.0605569104)

Il team ha scansionato il cervello di quindici donne in stadi diversi del ciclo mestruale, mentre queste partecipavano a un gioco che ipoteticamente prevedeva un premio in denaro alla fine. Durante la fase follicolare sia la corteccia orbitofrontale che l'amigdala hanno mostrato attività più pronunciate, rispetto al periodo luteale, nel momento in cui le donne si aspettavano di ricevere la ricompensa e quando effettivamente la ricevevano. La corteccia orbitofrontale è normalmente associata con le attività di decisione e il processamento delle emozioni, mentre l'amigdala è solitamente ritenuta responsabile della mediazione delle reazioni emotive.

Questo significa che probabilmente le donne sperimentavano emozioni più intense nella prima metà del ciclo mestruale rispetto alla seconda, anche se la valutazione dello stato emotivo non è stata richiesta esplicitamente alle partecipanti. “Con il nostro lavoro vogliamo evidenziare quali siano le strutture cerebrali che vengono modulate durante il ciclo mestruale”, dice Dreher.

Non è prudente però trarre conclusioni sul fatto che le donne nella prima metà del ciclo traggono maggior piacere in attività come il sesso, lo shopping e mangiare la cioccolata. Così almeno dice Emily Stern del Weil Medical College della Cornell University, New york, USA. Anche il suo lavoro di ricerca dimostra che le donne usano diverse parti del cervello in fasi diverse del periodo mestruale. “Certi comportamenti, come per esempio la dipendenza da sostanze stupefacenti, di solito associati alla risposta a stimoli di ricompensa, sembrano comunque accentuarsi nella fase follicolare”, ammette la ricercatrice.

Dreher sottolinea che sicuramente una serie di esperimenti precedenti confermano che le donne hanno riportato di ottenere maggiore piacere dall'uso di cocaina e anfetamine nella fase follicolare piuttosto che in quella luteale. Lo scienziato pensa anche che i suoi risultati possano aiutare le donne con problemi di dipendenza da droghe e quelle con disturbi dell'umore.

Dreher fa notare che il fatto di provare emozioni più forti per la ricompensa durante la fase follicolare – cioè quando una donna sta ovulando ed è dunque più probabile che possa restare incinta – possa avere dei vantaggi evolutivi. “Dal punto di vista evolutivo, la maggiore disponibilità, recettività e desiderio che possono scatenarsi nel periodo dell'ovulazione possono probabilmente facilitare la procreazione”, conclude lo scienziato.

Rowan Hooper