Tutti sanno che l’allattamento al seno favorisce la salute del bambino. Ora sembra che faccia bene anche alla madre.
In uno studio su 96 648 mamme che hanno partorito tra il 1986 e il 2002, le donne che avevano allattato per almeno due anni della loro vita hanno mostrato meno probabilità di soffrire di un attacco di cuore rispetto a quelle non avevano allattato affatto (il 19% in meno).
La differenza è indipendente da eventuali altri fattori di rischio per i disturbi cardiaci, come la storia familiare, la dieta o i livelli di esercizio.
Una possibile spiegazione, afferma il coordinatore dello studio Alison Steube della Harvard Medical School, è che l’allattamento possa aiutare il metabolismo della madre a rimodificarsi da quello della gravidanza a quello “normale”. «La gravidanza è normalmente associata a molte cose che tu non vorresti accadessero normalmente al tuo corpo» dice la Steube, come immagazzinare più grassi, e avere livelli più alti del normale di acidi grassi nel sangue. Ma, allattando, le madri convertono queste riserve di energia in nutrimento per i loro bambini.
«Allattare non fa solo bene ai bambini, aiuta le madri», afferma Alison Steube, che ha presentato la settimana scorsa il suo studio al congresso della Società per la Salute Materno-Infantile (Society for Maternal-Fetal Medicine) a San Francisco (USA). La ricercatrice raccomanda alle madri di allattare da tre mesi a un anno dopo la nascita.
Gli architetti islamici del periodo medievale usavano decorare pavimenti e pareti con elaborate geometrie la cui definizione matematica è stata sviluppata daglii scienziati occidentali appena 500 anni dopo
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Una stella di neutroni, un corpo stellare molto denso, è stata scoperta a ruotare all’incredibile velocità di 1122 rotazioni per secondo, una volta e mezza di più di ogni altra stella conosciuta.
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Una nuova ricerca, finanziata con fondi provenienti da beneficenza, sostiene che il Regno Unito ha fino a ora fortemente sottostimato la quantità di gas serra emessa dalla propria industria. I motivi di questo errore vanno rintracciati nella carenza di criteri obbligatori sul modo in cui le diverse compagnie rendono pubblici questi dati
Un accordo stipulato a Roma lo scorso 9 febbraio promuove la ricerca sui vaccini per le malattie che colpiscono le popolazioni più povere del pianeta
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