E’ tempo di smettere di pensare che l’essere umano sia il culmine del successo evolutivo. Secondo una nuova ricerca, sono gli scimpanzè la specie più evoluta.

Il genetista evoluzionista Jianzhi Zhang e i suoi colleghi dell’Univerisità del Michigan di Ann Arbor, Stati Uniti, hanno confrontato la sequenza del DNA di 13 888 geni in comune tra esseri umani, scimpanzè e macaco rhesus.

Per ogni lettera per cui gli esseri umani e gli scimpanzè differiscono dal nostro antenato comune, dedotta dal corrispondente gene nel macaco, i ricercatori hanno verificato se il cambiamento ha portato a una proteina modificata. I geni che sono stati trasformati dalla selezione naturale mostrano un’alta proporzione di mutazioni che portano a proteine alterate.

Il team di Zhang ha trovato 233 geni di scimpanzè, contro solo 154 geni umani, che sono cambiati per selezione naturale da quando scimpanzè e esseri umani si sono separati in due linee evolutive, 6 milioni di ani fa.

Questo contraddice ciò che pensano la maggior parte dei biologi evoluzionisti. “Si tende a vedere più facilmente le differenze tra noi e l’antenato comune piuttosto che quelle tra lo scimpanzè e l’antenato comune” ha osservato Zhang.

Il risultato è comprensibile, ha affermato il ricercatore, perché fino a tempi relativamente recenti la popolazione umana è stata più piccola di quella degli scimpanzè, rendendoci più vulnerabili alle fluttuazioni casuali nella frequenza dei geni. Questo impedisce alla selezione naturale di avere un forte effetto complessivo.

Ora che il genoma del macaco è stato sequenziato, i biologi avranno più possibilità di imparare le differenze che passano tra i diversi primati.

Journal reference: Proceedings of the National Academy of Sciences (DOI: 10.1073/pnas.0701705104)

Bob Holmes