Centinaia di chilometri di barriera corallina distrutti, sollevati dal sisma che ha colpito l’Indonesia nel 2005.
Un terremoto che ha ucciso 839 persone nelle isole sulla costa ovest di Sumatra, in Indonesia, nel marzo 2005 ha anche causato una delle maggiori morti di massa dei coralli mai ricordate.
Nel marzo 2007, un team della Wildlife Conservation Society-Indonesia Programme (WCS) e dell’ Australian research council per la ricerca sulle barriere coralline (CoECRS), ha studiato la condizione di 35 siti coralliferi lungo 600 Km di costa intorno all’isola indonesiana di Simeulue.
I ricercatori hanno riferito che circa 400 Km di barriera si sono alzati di 80-120 centimetri esponendo la maggior parte dei coralli all’aria. La larghezza delle barriere scoperte va da circa 10 fino a 500 metri.
“Si tratta di una mortalità di massa, osservata di rado” ha affermato Stuart Campbell del WCS. Il gruppo sta ora progettando di usare le immagini satellitari per ottenere una stima precisa di tutta l’area esposta.
Tuttavia, ci sono anche alcune buone notizie, dal momento che i coralli hanno iniziato a colonizzare aree dell’oceano che sono diventate meno profonde e così più abitabili da quando si sono innalzate. “In queste aree c’è un forte reclutamento delle specie che hanno sofferto di più l’innalzamento, e che adesso sono permanentemente scoperte” ha spiegato Andrew Baird del CoECRS.
L’area sotto studio dovrebbe dare agli scienziati un punto di vista unico su come le barriere si riprendono dopo un grave disturbo.
La nuova ricerca ha anche rivelato, per la prima volta, che le stelle marine corona di spine, che hanno devastato le barriere coralline in altre parti del mondo, stanno danneggiando gravemente anche le barriere indonesiane. Nella maggior parte dei siti intorno alle isole di Banyak, la stella corona di spine ha ucciso la metà delle colonie di Acropora, conosciuto anche come corallo corna di cervo.
La scoperta significa che alcuni dei maggiori eventi di mortalità dei coralli in Indonesia, che erano stati attribuiti ad altre cause, come gli incendi boschivi, sono invece da imputare a questa stelle marina, ha spiegato Baird.
Emma Young
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