I pachidermi sarebbero in grado di capire che l’immagine riflessa allo specchio è proprio la loro. Una caratteristica comune solo agli esseri umani, gli scimpanzé e i delfini
Ormai l’autocoscienza non è più dominio esclusivo degli esseri umani. Secondo uno studio pubblicato sull’ultimo numero della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences anche gli elefanti riuscirebbero a capire di fronte a uno specchio di trovarsi di fronte a un’immagine riflessa di se stessi, e non di un altro esemplare. Anche i pachidermi quindi avrebbero coscienza di sé, una caratteristica propria esclusivamente di scimpanzé, delfini (Tursiops truncatus) ed esseri umani.
Lo studio è stato condotto da Joshua M. Plotnik, Frans B. M. de Waal, e Diana Reiss del Living Links Center della Emory University di Atlanta. Nell'articolo i ricercatori spiegano di aver messo tre femmine di elefante indiano, chiamate Happy, Patty e Maxine, di fronte a un grande specchio nello zoo del Bronx a New York. Di solito, gli animali tendono a ispezionare lo specchio e a cercare di capire che cosa si nasconde dietro. Le elefantesse invece hanno avuto reazioni diverse: hanno scosso le teste, agitato corpi e zanne, in modo che entrassero o uscissero dal campo visivo dello specchio. Hanno addirittura portato del cibo davanti e si sono ammirate mentre lo mangiavano.
A questo punto, i ricercatori hanno deciso di dipingere una X sulla fronte dei tre animali. Dei tre esemplari, Happy si è toccata con la proboscide il segno, mentre Maxine e Patty lo hanno ignorato. Questo ultimo comportamento è stato spiegato con il fatto che gli elefanti spesso sono coperti di fango e vegetazione e quindi la presenza della X non li ha disturbati.
La tipologia di risposte di fronte agli specchi dimostra come esistano delle convergenze nell’evoluzione cognitiva di diverse specie, probabilmente legate alla complessità delle relazioni sociali e di cooperazione all’interno dei gruppi.
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