Secondo una inchiesta della rivista "Nature" gli esperimenti sulla fusione nucleare da bolle di plasma non convincono.
La possibilità di realizzare una sorta di fusione nucleare a tavolino, attraverso l'uso di ultrasuoni e bolle di plasma, sembra sfumare. Secondo un articolo comparso sul sito internet della rivista "Nature", quanto realizzato dal fisico Rusi Taleyarkhan della Purdue University e pubblicato sulla rivista "Science" nel 2002 (8 marzo 2002 n. 295: 1868-1873) — nonché difeso a spada tratta negli anni successivi — non funziona.
Il Dipartimento della Difesa americana avrebbe investito 800 000 dollari per ripetere l'esperimento e altre centinaia di migliaia di dollari sarebbero stati investiti da altri istituti di ricerca, senza però arrivare a una ripetizione dei risultati ottenuti da Taleyarkhan. Il riesame dei suoi dati, le interviste condotte sui ricercatori che hanno lavorato con lui e un giro di opinioni da parte dei fisici del settore sembra dunque far prevalere lo scetticismo tra gli addetti ai lavori.
I segnali sono tanti. Ad esempio la Purdue University non ha promosso sui media gli ultimi lavori di Taleyarkhan. Un riesame del suo lavoro inoltre indica che lo spettro indicato dal ricercatore come prova dell'avvenuta fusione sarebbe in realtà frutto del decadimento radioattivo del materiale di laboratorio. E lo stesso Dipartimento dell'Energia americano ha rigettato l'ipotesi di brevettare la fusione dalle bolle, come richiesto dallo scienziato. Messi assieme tutti questi segnali non fanno propendere per una felice conclusione della vicenda. Questo secondo la rivista "Nature" porterà sia all'abbandono di questa linea di ricerca, che all'apertura di nuove linee basate sull'analisi del comportamento delle bolle di plasma in camere acustiche.
I risultati della sonda WMAP svelano che cosa è successo nelle fasi iniziali di nascita dell'Universo.
Secondo una ricerca pubblicata su Science esiste una correlazione tra le acque oceaniche più calde e l'aumento della forza degli uragani.
Gli astronomi sono riusciti per la prima volta a misurare con precisione i parametri delle nane brune.
Anche gli anfibi comunicano su frequenze non udibili dagli esseri umani.
L'Università dell'Arizona lancia Google Mars, il globo da desktop per visitare il pianeta rosso.
Dati della NOAA indicano che la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera è sempre più elevata.
La scoperta avvenuta grazie a un esemplare venduto in un mercatino locale nel Laos.
Un articolo postumo di uno scienziato americano impegnato nel progetto Manhattan getta dei dubbi sulla fattibilità dei reattori a fusione.
Enceladus, una delle oltre sessanta lune di Saturno, ha pozze di acqua liquida poco sotto la superficie.
Astronomi italiani individuano uno dei lampi di raggi gamma più lontani nel tempo e nello spazio mai trovato finora.
Studio italo-americano svela che 4000 anni fa una violenta eruzione colpì i villaggi situati nella odierna area metropolitana di Napoli.
Una ricerca individua quali siti dovrebbero essere oggetto delle politiche di protezione ambientale nei prossimi anni.
Secondo una simulazione computerizzata dovremo attenderci più macchie solari di quelle dell'ultimo ciclo.
Nuove tecniche per le celle fotovoltaiche: se ne è parlato in un convegno a Roma.
Una simulazione mostra che le attuali zone aride potrebbero in futuro diventare dei veri e propri deserti.
Secondo un astronomo inglese i voli low cost diventeranno un incubo per l'esplorazione ottica del cielo.
L'edizione 2006 del premio L'Oréal-UNESCO ha premiato ancora una volta l'élite della ricerca femminile.
La calotta polare antartica si scioglie a ritmi sempre più elevati. L'allarme pubblicato sulla rivista “Science”.
Una delle scoperte attribuite ad Archimede, il più grande matematico dell'antichità, è la spirale che porta il suo nome. Ora però si viene a sapere che la civiltà minoica era a conoscenza della spirale di Archimede con oltre mille anni di anrticipo rispetto alla nascita del matematico siracusano.
Scienziati, esperti di etica, editor di giornali scientifici e avvocati provenienti da 14 paesi, riuniti a Cambridge per elaborare le linee guida globali per la ricerca sulle cellule staminali.
Robot ridotti a dimensione nanometriche potrebbero nuotare in un fluido senza perdere energia.
Piove di meno e le temperature sono un po' più alte. Sono questi i principali cambiamenti al clima italiano che si sono verificati negli ultimi 200 anni, almeno secondo una ricerca del CNR.
La Cina è già una superpotenza scientifica? Difficile dirlo, visto che è quasi impossibile sapere con certezza quante risorse stia investendo nello sviluppo delle scienze. Certo è che ha già superato il Giappone nella realizzazione di prodotti ad alta tecnologia.
Un gigante per i mammiferi dell'epoca, ma piccolo rispetto ai grandi dinosauri è stato scoperto in Cina. Si tratta di un castoro di 164 milioni di anni, trovato esaminando le collezioni del Jinzhou Museum of Palaeontology cinese.
I primi Sapiens arrivarono in Europa e soppiantarono i Neanderthal molto più velocemente di quanto pensato fino a oggi. L'intero processo sarebbe durato solo 5000 anni e sarebbe avvenuto tra i 46000 e i 41000 anni fa.
Si chiama Astro F il telescopio spaziale giapponese a infrarosso destinato a disegnare la mappa dell'Universo in 3D.