Lo studio condotto da ricercatori italiani ha permesso di misurare il restringimento dell'orbita delle due stelle.
PSR J0737-3039, la doppia pulsar scoperta a fine 2003 dal gruppo di Radioastronomia di Cagliari, INAF e Università si è rivelata essere un laboratorio cosmico di eccezionale importanza che conferma la teoria della relatività di Einstein. Grazie all'estrema precisione del periodo di rotazione di una delle due stelle di neutroni che compongono il sistema si è potuto misurare il "restringimento" della loro orbita, in perfetto accordo con le previsioni della relatività generale.
Lo ha annunciato l'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), sottolineando che si tratta di un importante contributo scientifico per l'anno mondiale della fisica. Gli scienziati italiani avevano annunciato la scoperta del sistema di due stelle di neutroni pulsanti fra la fine del 2003 e l'inizio del 2004. Quel che rende importante la scoperta è che questo è l'unico sistema conosciuto con entrambe le stelle che emettono segnali radio. E inoltre una delle due componenti è un "orologio cosmico" di eccezionale stabilità. L'importanza della scoperta è sottolineata dal fatto che la pubblicazione in cui essa viene descritta risulta la più citata nel campo delle scienze dello spazio per l'intero 2004.
Due stelle di neutroni che ruotano velocissime una attorno all'altra, devono, per effetto della teoria della relatività, perdere rapidamente energia e cambiare la loro orbita che, in poco tempo, deve "restringersi " sensibilmente. Le misure ottenute in questi ultimi 18 mesi, estremamente accurate, permettono ora di quantificare l'avvicinamento dei due astri in soli 7 millimetri al giorno, che porterà le due pulsar a collidere tra circa 85 milioni di anni. Il restringimento dell'orbita e l'entità del fenomeno sono in perfetto accordo con i valori calcolati per PSR J0737-3039 con la teoria della relatività generale.
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