94 progetti realizzati da 205 giovani tra i 15 e i 20 anni. E al gran finale concorso europeo a Dublino saranno presentati tre progetti: Squack, Motion Display, e un terzo focalizzato sul Problema euclideo di Steiner.
C'è una macchina che riproduce una immagine luminosa utilizzando solo 8 led; un sistema crittografico per suoni, parole, immagini; un particolare metodo di colorazione efficace per tessuti vegetali. Sono solo alcuni dei prototipi realizzati dai ragazzi che hanno partecipato alla sedicesima edizione del concorso "i giovani e le scienze 2004" organizzato dall'Unione Europea. In questa edizione sono stati presentati 94 progetti realizzati da 205 giovani tra i 15 e i 20 anni. Tra questi la giuria ha selezionato i 21 finalisti.
Gli studenti presenti sono stati 48: 26 ragazze e 22 maschi. Provengono da 8 regioni diverse: la Lombardia ha la rappresentanza più importante con ben 10 lavori; seguono la Puglia con 4, il Friuli con 2, Basilicata, Emilia Romagna, Marche, Piemonte e Sicilia con 1. Le province coinvolte sono 14: Agrigento, Brescia, Brindisi, Como, Lecce, Milano, Pavia, Pesaro e Urbino, Piacenza, Potenza, Rimini, Torino e Udine. L'anno di nascita più frequente è il 1986 con 21 giovani; poi c'è il 1985 con 14 ragazzi; il 1987 con 5 studenti; 4 sono nati nel 1984; 3 nel 1988; e c'è anche una ragazza di 15 anni.
Tre i progetti che verranno presentati alla finale del concorso europeo per giovani scienziati a Dublino il prossimo 24-29 settembre 2004.
Il primo si chiama Squack e studia la qualità e la conservazione dei kiwi, realizzato da tre ragazze dell'Istituto di istruzione superiore Malignani di Udine.
Il secondo (il migliore dei percorsi possibili), realizzato da due studentesse del Liceo Volta di Milano si è concentrato sul Problema euclideo di Steiner, che consiste nel congiungere tre punti con un sistema di strade di minima lunghezza totale.
Il terzo, chiamato Motion Display, realizzato da uno studente del Liceo scientifico Giovio di Como, è una macchina che riproduce una immagine luminosa di 96 pixel utilizzando solo 8 led.
Una riflessione sui test genetici è in corso alla comunità europea nel tentativo di adottare una politica comune sul problema.
Particolari ceppi di superbatteri resistenti agli antibiotici potrebbero eludere i controlli di laboratorio. L'allarme arriva dagli Stati Uniti, dai Centers for disease and prevention.
Uno studio condotto sui topi suggerisce l'esistenza di almeno due orologi biologici, in grado di determinare il ciclo sonno-veglia dell'organismo. Dalla loro asincronia potrebbero derivare gli sbalzi causati dai voli intercontinentali.
Come ridurre il numero di animali sacrificati senza però sacrificare anche la ricerca biologica? Dai topi transgenici, una nuova possibilità che sfrutta le caratteristiche degli oncogeni per avere cellule sempre adatte alle sperimentazioni.
Un tragitto direttissimo per i venti che trasportano lo smog asiatico sul Brasile. È stato visto grazie ai satelliti e ai palloni sonda e spiega perché d'inverno l'America del sud è coperta da una nuvola di inquinamento molto più spessa di quanto giustificato dalle attività umane in quella regione.
L'America non è più la Mecca della ricerca. Sembra infatti che l'Europa e soprattutto i paesi emergenti asiatici stiano conquistando il loro spazio nell'empireo della scienza.
Uno studio sui denti dei nostri lontani cugini rivela che la specie era caratterizzata da una crescita fisica veloce a dispetto di una dimensione cranica relativamente sviluppata. E a quindici anni erano già adulti.
Chi va piano va sano e va lontano. E soprattutto nella direzione giusta. Uno studio rivela che anche le tartarughe marine sono dotate di Gps, con cui si orientano alla perfezione nell'attraversamento di oceani e mari.
Iniettando nel cervello di pazienti affetti da Alzheimer cellule della pelle geneticamente modificate per produrre un fattore di crescita nervosa, ricercatori statunitensi hanno notato un rallentamento della malattia.
Arrivano da un pesce che vive a circa 600 metri sotto al livello del mare. Le registrazioni dei suoni di questo abitante degli abissi sono state effettuate per la prima volta da ricercatori statunitensi.
Si chiama Dragon, ed è un nuovo programma in cui satelliti Esa aiuteranno il governo cinese a disegnare la prima mappa completa del paese, di cui nessuno, nemmeno gli imperatori, ha mai conosciuto l'esatta topografia.
Per festeggiare il suo 14 compleanno, il telescopio spaziale Hubble ha inviato a terra una immagine da incorniciare: si tratta di un anello di stelle brillanti blu, che circonda un nucleo di stelle gialle. Uno di quegli oggetti celesti definiti 'galassia ad anello'.
Utilizzare batteri geneticamente modificati per fare in modo che nelle cellule tumorali si attivi la risposta ai farmaci anti-cancro. È una nuova via proposta da ricercatori inglesi per contrastare la malattia senza ripercussioni sui tessuti vicini
Sotto a un testo religioso del 1239 si nasconde un trattato del famoso scienziato siracusano. Un gruppo di ricercatori dell'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione del Cnr stanno cercando di renderlo nuovamente leggibile.
Kaidun, il meteorite caduto nel 1980 nello Yemen, potrebbe essere unico nel suo genere. Dopo anni di studi, si fa largo la probabilità che questo derivi da Phobos, la più grande delle due lune di Marte.
Gli altissimi colossi che si ergono nei cieli dei grandi parchi californiani, non possono crescere all'infinito (in altezza). Anche per loro c'è un limite, dovuto alla capacità di portare acqua prelevata dal sottosuolo.
Gli etruschi sono una delle più antiche e misteriose civiltà italiche. Eppure l'antica popolazione etrusca non sembrerebbe aver lasciato traccia genetica nelle attuali popolazioni che vivono in Toscana, Alto Lazio ed Emilia Romagna.
Un quadro preoccupante, tra punti caldi e caldissimi delle coste italiane. Soprattutto perché non sembra risparmiare nemmeno le aree marine protette, dove abbondano inquinanti di tutti i tipi. Lo dice un rapporto ministeriale e lo commentano Legambiente e Wwf.
Il motore molecolare che muove i nostri muscoli finalmente rivela i suoi segreti, grazie a un fascio di fotoni e alla sua rifrazione, che ha permesso di misurare per la prima volta il tempo di contrazione di ogni singola fibra.
L'Egitto restituisce un'altra stele vecchia di più di duemila anni, che contiene iscrizioni in tre lingue diverse. Sarebbe la testimonianza di un decreto reale del faraone per la modifica del calendario.