Gli altissimi colossi che si ergono nei cieli dei grandi parchi californiani, non possono crescere all'infinito (in altezza). Anche per loro c'è un limite, dovuto alla capacità di portare acqua prelevata dal sottosuolo.
Più di così davvero non possono crescere. Le sequoie giganti (Sequoia sempervirens) portano scritto dentro di sé i limiti della loro possibilità di crescita fisiologica. Un limite massimo che sarebbe comunque davvero ragguardevole: secondo i ricercatori sarebbe infatti di 130 metri. Lo sostiene un gruppo di ricercatori americani della Northern Arizona University, di Flagstaff in un articolo pubblicato su Nature.
Per arrivare a questa conclusione George Koch e i suoi collaboratori si sono arrampicati fin sulla cima dei cinque tra gli otto alberi più alti del mondo, le sequoie giganti della California e hanno esaminato nel dettaglio la loro fisiologia. Gli alberi vivono in media circa 2000 anni e sono dei grandi divoratori di acqua. Risorsa che prelevano dal sottosuolo, ma anche dalle frequenti nebbie che si addensano quasi quotidianamente nel loro habitat. Oltre la soglia dei 130 metri le sequoie giganti non sono più in grado di portare acqua prelevata dal sottosuolo. L'esemplare più alto del mondo ancora vivente è alto 112,7 metri. Quindi, al massimo, alle condizioni attuali, i colossi californiani potranno crescere di altri 15 metri, ma non di più.
Anche altri giganti verdi sono soggetti a limiti in altezza per gli stessi motivi. Per esempio, secondo Koch, gli alberi di eucalipto della Tasmania in Australia probabilmente non possono ergersi oltre i 70 metri. Anche questi alberi devono dunque fare i conti con gli stessi problemi di soglia di trasporto di acqua dalle radici alle foglie più alte. Una soglia che per gli eucalipti si posiziona a una altezza decisamente inferiore.
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