Arrivano da un pesce che vive a circa 600 metri sotto al livello del mare. Le registrazioni dei suoni di questo abitante degli abissi sono state effettuate per la prima volta da ricercatori statunitensi.
Potrebbero essere stati emessi da pesci che abitano le profondità marine i suoni registrati per la prima volta da Susan Jarvis del Naval Undersea Warfare Center. Un risultato importante arrivato un po' per caso. L'obiettivo dello studio era infatti quello di studiare i canti delle balene, per fornire tracciati che potessero distinguerli dai rumori emessi dai sottomarini nucleari e convenzionali.
Nel corso delle ricerche, però, è stato captato per la prima volta suono del tutto inusuale che proveniva da circa 600 metri al di sotto della superficie del mare. In un articolo pubblicato sulla rivista Journal of the Acoustical Society of America da Susan Jarvis assieme a David Mann, un biologo dell'Università della Florida del Sud, si spiega che il suono potrebbe arrivare da un pesce non più lungo di 20 centimetri, che probabilmente lo emette grazie ad alcuni muscoli presenti nei pressi della vescica natatoria. Il pesce non è più grande, perché altrimenti tenderebbe ad avere una "voce" più baritonale.
Quanto alla specie è difficile dire quale sia. Il suono è probabilmente un richiamo di accoppiamento, visto che a quella profondità c'è ben poca luce. Inoltre si può udire a oltre 4 chilometri di distanza e quindi si tratta di una specie non molto diffusa. Anche perché, fino ad ora, non c'era traccia di suoni di questo tipo nelle registrazioni sottomarine.
Queste registrazioni potrebbero quindi rappresentare un primo passo per comprendere di più sul modo in cui i pesci si riproducono.
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