Chiarito il mistero delle rotte infallibili degli uccelli migratori: non sarebbe soltanto la capacità di avvertire la direzione dell'asse magnetico terrestre a indicare agli stormi dove è il nord. Ma anche l'osservazione del Sole, che tramonta sempre a ovest.
Non è solo un'altissima sensibilità per il campo magnetico terrestre, quella che guida gli uccelli verso nord ogni estate e verso sud all'inizio di ogni inverno. Ma è anche l'osservazione del Sole, grazie al quale gli stormi possono indirizzare le loro rotte con grande precisione, tanto da atterrare esattamente e sempre negli stessi punti.
Lo hanno scoperto i ricercatori della Illinois Natural History Survey negli Usa e dell'Università di Oldenburg in Germania che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Science.
L'infallibile senso di orientamento degli uccelli migratori ha sempre incuriosito gli uomini. Finora, però, si credeva che dipendesse solo dalla capacità di "sentire" il nord con una bussola interna. Ma questo non spiegava due cose. In primo luogo, l'asse magnetico terrestre subisce una leggera rotazione ogni anno. Per questo, gli uccelli avrebbero bisogno di un meccanismo di correzione della bussola, che probabilmente è proprio quello solare. Inoltre, restava da chiarire come potessero alcuni stormi oltrepassare l'Equatore, senza confondere il nord con il sud.
Per capire il meccanismo alla base dell'orientamento di questi uccelli, i ricercatori hanno deviato il campo magnetico sensibile per uno stormo di migratori, puntandolo a est invece che a nord. Per farlo hanno montato un'enorme antenna sul tettuccio di una vecchia automobile con cui hanno percorso le strade sotto la direzione di volo degli uccelli. La prima notte di migrazione, come atteso dai ricercatori, gli uccelli hanno seguito la rotta sbagliata, cioè sono andati verso est. La notte successiva però, gli uccelli hanno ripreso la direzione corretta.
Come hanno corretto il compasso magnetico interno? Usando come punto di riferimento il Sole, dicono i ricercatori, e volando in una direzione di 90 gradi in senso antiorario rispetto al tramonto. Cioè a nord.
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Sotto a un testo religioso del 1239 si nasconde un trattato del famoso scienziato siracusano. Un gruppo di ricercatori dell'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione del Cnr stanno cercando di renderlo nuovamente leggibile.
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