Le connessioni fra le diverse, e sempre nuove, discipline scientifiche costruiscono una rete di rapporti complessi, in continua evoluzione anche grazie alle possibilità fornite dalla tecnologia. Qualcuno ha cominciato a disegnare le prime mappe per orientarsi in questa rete del sapere contemporaneo.
La scienza è l'attività umana che vive su più interconnessioni. E i progressi della tecnologia la stanno cambiando rapidamente. Per questo c'è bisogno di disegnare una serie di mappe in grado di descrivere i nuovi panorami della scienza. Un rapporto pubblicato sull'ultimo numero dei Proceedings of the National Academy of Sciences inizia così a raccoglierne i primi elementi, a partire dall'informatica, dalle scienze cognitive, dalla matematica, dalla geografia e dalla psicologia.
Katy Börner dell'Università dell'Indiana spiega: "La scienza si sta specializzando a gran velocità, con una crescente frammentazione e reinvenzione delle discipline. Una mappa dei database delle pubblicazioni o delle altre sorgenti di dati può aiutare gli scienziati a capire come i loro risultati siano interconnessi".
Ma Börner non si ferma qui: "Mi piacerebbe, in futuro, vedere una mappa delle scienze in ogni scuola, insieme a quella della geografia politica. I continenti saranno le diverse aree della scienza. Il professore potrebbe dire: Oggi studiamo le frontiere della ricerca del settore F5. E uno studente rispondere: la mia mamma lavora proprio lì".
La mappa della scienza, però, dovrà tener conto delle peculiarità dell'era digitale, in cui sono possibili rapidi scambi di informazioni. Per questo, le mappe del sapere scientifico potranno avere aspetti diversi, perfino multidimensionali.
Lo studio dei confini tra i continenti permetterà di dare ai diversi argomenti un carattere multidisciplinare, senza però dimenticare che questi cambiano nel tempo.
In uno degli articoli del rapporto dei Pnas, si dimostra anche che ogni scienziati è separato da un altro soltanto da sei coautori: "alla fine, una mappa di tutte le scienze sarà una cosa della dimensione di terabytes". Uno sforzo assolutamente inedito per una scienza sociale.
Un quadro preoccupante, tra punti caldi e caldissimi delle coste italiane. Soprattutto perché non sembra risparmiare nemmeno le aree marine protette, dove abbondano inquinanti di tutti i tipi. Lo dice un rapporto ministeriale e lo commentano Legambiente e Wwf.
Il motore molecolare che muove i nostri muscoli finalmente rivela i suoi segreti, grazie a un fascio di fotoni e alla sua rifrazione, che ha permesso di misurare per la prima volta il tempo di contrazione di ogni singola fibra.
L'Egitto restituisce un'altra stele vecchia di più di duemila anni, che contiene iscrizioni in tre lingue diverse. Sarebbe la testimonianza di un decreto reale del faraone per la modifica del calendario.
Schermo, tastiera e persino il mouse. Un'azienda svedese li sta producendo in legno, per produrre un computer eco-sostenibile che non diffonde nella natura rifiuti di plastica. E il business è appena cominciato.
Sarebbe un abbeveratoio scavato in epoca storica dalle popolazioni abruzzesi, e non un cratere meteoritico. Finisce così il mito del meteorite di Costantino, con uno studio geofisico e geochimico del suolo condotto dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
Grandi speranze per Marsis, il radar italiano a bordo della sonda Mars Express. L'asso nella manica della missione Esa è in grado di scandagliare fino a cinque chilometri di profondità dalla superficie di Marte. E potrebbe essere sua l'ultima parola sulla presenza di acqua su Marte.
Chiarito il mistero delle rotte infallibili degli uccelli migratori: non sarebbe soltanto la capacità di avvertire la direzione dell'asse magnetico terrestre a indicare agli stormi dove è il nord. Ma anche l'osservazione del Sole, che tramonta sempre a ovest.
Il vecchio detto potrebbe essere al capolinea. Uno studio pone l'attenzione sullo stato di salute dei pesci. Potrebbe esserci il rischio di sottostimare una situazione di riduzione drastica del numero degli esemplari.
Intrappolare nei pozzi di petrolio nel sottosuolo l'anidride carbonica emessa dalle attività umane costa troppo. La bocciatura del progetto arriva dal governo britannico: troppo costoso, quindi non sostenibile.
L'intuizione fulminea e illuminante che ci fa risolvere i problemi più insidiosi ed esclamare "Eureka!" quando finalmente abbiamo la soluzione in pugno, è stata per la prima volta studiata con le tecniche di imaging cerebrale.
La scoperta ci potrebbe avvicinare alla comprensione di questa malattia infiammatoria cronica dell'intestino, per la quale non esistono ancora terapie in grado di portare a guarigione e le cui cause sono tuttora oscure.
Viaggiano quasi sospesi da terra e sono velocissimi. Peccato che Maglev, i treni a levitazione magnetica facciano un gran fracasso, fastidioso per chi abita vicino alla ferrovia quasi come quello del rombo di un aeroplano.
Le immagini di Saturno della sonda Cassini raccontano, per la prima volta con grande precisione, di due tempeste enormi che si sono rincorse e poi fuse tra loro sulle superficie di Saturno, il pianeta più ventoso del Sistema Solare.
È un micione di otto mesi, sepolto a pochi centimetri dal suo padrone. Secondo gli archeologi, la scoperta sarebbe la prova definitiva che l'amicizia tra uomo e gatto è molto più antica di quanto non si pensasse finora.
Un rapporto del Comitato di bioetica del Governo statunitense ribadisce il no alla clonazione riproduttiva e avanza norme più rigide per l'uso degli embrioni. Gli effetti sulla ricerca? Quasi nessuno, perché il riferimento è a embrioni troppo "vecchi" per gli studi di laboratorio.
Si chiama Cement-Lock, la nuova tecnica che permette di recuperare e riciclare il materiale che si ricava dragando i fondali dei porti e dei canali. Lo smaltimento di questi fanghi è sempre stato problematico, a causa della sua contaminazione da diversi tipi di inquinanti.
Nello spazio da meno di dieci anni, la sonda europea Soho ha permesso di individuare 750 nuove comete, grazie anche all'aiuto di moltissimi astrofili di tutto il mondo, che possono scaricare liberamente da internet le immagini inviate dallo spazio.
Si chiama Sagittarius A* ed è quaranta milioni di volte più massiccio del Sole. È il buco nero al centro della Via Lattea, scoperto nel 1974 e studiato da trent'anni. Grazie ai radiotelescopi, un team internazionale ha potuto dare una stima precisa delle sue dimensioni.
Il censimento dei molluschi terrestri e di acqua dolce mette in allarme i biologi. Sono il gruppo con più specie a rischio di estinzione. E, inoltre, il loro declino è un importante campanello d'allarme per chi studia la salute degli ecosistemi.
Per la prima volta, possiamo vedere un faraone immortalato di fronte. Si tratterebbe di Hatshepsut, l'unico faraone donna della storia egizia. Per gli archeologi spagnoli, autori dell'incredibile scoperta, l'immagine sarebbe stata disegnata a scopo didattico, per gli apprendisti pittori del re.