Sarebbe un abbeveratoio scavato in epoca storica dalle popolazioni abruzzesi, e non un cratere meteoritico. Finisce così il mito del meteorite di Costantino, con uno studio geofisico e geochimico del suolo condotto dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
Il cratere del Monte Sirente sarebbe un abbeveratoio e non un cratere da impatto meteorico. A provarlo sono stati ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), con uno studio appena pubblicato sulla rivista scientifica Meteoritics and Planetary Science.
"Ci dispiace sfatare l'affascinante mito del meteorite di Costantino, che, secondo i geologi della Scuola di scienze planetarie dell'Università D'Annunzio di Pescara, sarebbe caduto sulle pendici del Monte Sirente. Ma le ricerche condotte da noi e da Pierre Rochette dell'Università di Aix-Marsiglia (in Francia) ci dicono ben altro", ha dichiarato Fabio Speranza, esperto di paleomagnetismo dell'Ingv.
La depressione sub-circolare che contiene il laghetto, ben visibile alle pendici del Monte Sirente, in Abruzzo, sarebbe stata creata in epoca storica da comunità pastorali per abbeverare le pecore che soggiornavano durante il periodo della transumanza.
Leonardo Sagnotti, coautore dello studio, spiega: "Abbiamo osservato laghetti simili a quello del Monte Sirente anche nella zona di Campo Imperatore, nel Gran Sasso. Sono tutte ingegnose opere idrauliche: le depressioni sono state scavate in prossimità di piccole sorgenti, in modo da creare consistenti serbatoi d'acqua in zone che altrimenti, per via del carsismo, ne sarebbero prive".
Per poter avere elementi quantitativi nella valutazione dell'ipotesi meteoritica, gli esperti dell'Ingv hanno effettuato nuove analisi geofisiche e geochimiche nei suoli del Sirente, negli altri laghetti del Gran Sasso e in varie zone dell'Abruzzo. "Abbiamo così verificato — prosegue Sagnotti — che i valori dei parametri geofisici e geochimici dei suoli del laghetto del Sirente sono simili a quelli degli altri suoli abruzzesi, e dieci-centomila volte inferiori a quelli misurati nei terreni contaminati da meteoriti".
Per festeggiare il suo 14 compleanno, il telescopio spaziale Hubble ha inviato a terra una immagine da incorniciare: si tratta di un anello di stelle brillanti blu, che circonda un nucleo di stelle gialle. Uno di quegli oggetti celesti definiti 'galassia ad anello'.
Utilizzare batteri geneticamente modificati per fare in modo che nelle cellule tumorali si attivi la risposta ai farmaci anti-cancro. È una nuova via proposta da ricercatori inglesi per contrastare la malattia senza ripercussioni sui tessuti vicini
Sotto a un testo religioso del 1239 si nasconde un trattato del famoso scienziato siracusano. Un gruppo di ricercatori dell'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione del Cnr stanno cercando di renderlo nuovamente leggibile.
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Gli altissimi colossi che si ergono nei cieli dei grandi parchi californiani, non possono crescere all'infinito (in altezza). Anche per loro c'è un limite, dovuto alla capacità di portare acqua prelevata dal sottosuolo.
Gli etruschi sono una delle più antiche e misteriose civiltà italiche. Eppure l'antica popolazione etrusca non sembrerebbe aver lasciato traccia genetica nelle attuali popolazioni che vivono in Toscana, Alto Lazio ed Emilia Romagna.
Un quadro preoccupante, tra punti caldi e caldissimi delle coste italiane. Soprattutto perché non sembra risparmiare nemmeno le aree marine protette, dove abbondano inquinanti di tutti i tipi. Lo dice un rapporto ministeriale e lo commentano Legambiente e Wwf.
Il motore molecolare che muove i nostri muscoli finalmente rivela i suoi segreti, grazie a un fascio di fotoni e alla sua rifrazione, che ha permesso di misurare per la prima volta il tempo di contrazione di ogni singola fibra.
L'Egitto restituisce un'altra stele vecchia di più di duemila anni, che contiene iscrizioni in tre lingue diverse. Sarebbe la testimonianza di un decreto reale del faraone per la modifica del calendario.
Schermo, tastiera e persino il mouse. Un'azienda svedese li sta producendo in legno, per produrre un computer eco-sostenibile che non diffonde nella natura rifiuti di plastica. E il business è appena cominciato.
Grandi speranze per Marsis, il radar italiano a bordo della sonda Mars Express. L'asso nella manica della missione Esa è in grado di scandagliare fino a cinque chilometri di profondità dalla superficie di Marte. E potrebbe essere sua l'ultima parola sulla presenza di acqua su Marte.
Chiarito il mistero delle rotte infallibili degli uccelli migratori: non sarebbe soltanto la capacità di avvertire la direzione dell'asse magnetico terrestre a indicare agli stormi dove è il nord. Ma anche l'osservazione del Sole, che tramonta sempre a ovest.
Il vecchio detto potrebbe essere al capolinea. Uno studio pone l'attenzione sullo stato di salute dei pesci. Potrebbe esserci il rischio di sottostimare una situazione di riduzione drastica del numero degli esemplari.
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Intrappolare nei pozzi di petrolio nel sottosuolo l'anidride carbonica emessa dalle attività umane costa troppo. La bocciatura del progetto arriva dal governo britannico: troppo costoso, quindi non sostenibile.
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