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Roboclimber, il robot italiano contro le frane

Agisce su piani inclinati, verticali, sospeso in altezza o sottoterra: il robot messo a punto con tecnologie derivate dalla ricerca spaziale può essere utilizzato per monitorare la saldezza dei terreni rocciosi e per opere di consolidamento anche in zone critiche e pericolose per il lavoro manuale.

È frutto della tecnologia dell'Agenzia spaziale europea e di quella italiana un nuovo robot in grado di tenere sotto controllo le frane e di consolidarle. Chiamato Roboclimber, si basa su sistemi di controllo a distanza originariamente sviluppati per monitorare e dirigere le operazioni dei satelliti.
"Vogliamo realizzare un automa in grado di inserire aste di 20 metri su un potenziale fronte franoso in modo da consolidarlo", spiega Giorgio Pezzuto, che guida il team di ricerca italiano composto dalla D'Apollonia e da altre aziende di alta tecnologia italiane.

Alla fine, si tratterà di un gigantesco ragno meccanico a quattro gambe, pesante circa 3000 chilogrammi, disegnato per lavorare sia su piani verticali che orizzontali. Il robot contiene anche una trivella in grado di perforare il terreno e un meccanismo per l'inserimento delle aste. Il tutto ovviamente grazie a un comando a distanza.

Roboclimber può infatti fare rilievi geologici automaticamente, scavando buchi di 15-20 metri di profondità, una pratica normale per verificare la stabilità e per realizzare opere di consolidamento. Può lavorare anche ad altezze di 80 metri e su piani inclinati a 60º- 80º. Questo robot nasce dall'applicazione di tecnologie derivate dalle missioni dell'ESA nel campo della robotica e del controllo satellitare.

Non solo Roboclimber è più rapido delle operazioni effettuate manualmente, ma, aspetto molto importante, può essere inviato in zone poco sicure e particolarmente critiche. Secondo i progettisti, questo ridurrà i costi degli interventi di consolidamento dell'80 per cento per gli interventi minori e del 30 per cento per quelli più grandi, oltre che rendere i lavori molto più sicuri.

18 novembre 2003

Un terremoto devastò il Pacifico occidentale 300 anni fa

Un faglia di subduzione, con un ciclo di circa duecento anni: la combinazione di simulazioni al computer e di antiche leggende nipponiche e dei nativi americani, ha fornito la ricostruzione di uno dei più devastanti terremoti della storia, che si verificò nel 1700.

24 novembre 2003

Un telone impermeabile sul Kilimangiaro

Un telo sintetico riflettente, per proteggere la cima del ghiacciaio africano depositario della storia climatica del continente nei suoi ghiacci vecchi più di diecimila anni. In attesa di un programma efficace di ri-forestazione, per ricostituire le riserve di acqua e ghiaccio.

24 novembre 2003

Il Sole fa la muta come i serpenti

I dati del satellite Soho confermano la teoria dominante sulle macchie solari: il gas espulso nello spazio in conseguenza dei moti di rotazione e convezioni interni al sole, elimina il rivestimento magnetico del sole ciclicamente, lasciandone emergere uno nuovo.

21 novembre 2003

Svelato il segreto delle cellule migranti

Un microflusso che spinge in avanti le cellule, come un meccanismo di contrazione e dilatazione continuo: ricercatori inglesi comprendono cosa c'è alla base del movimento delle cellule nel corpo. Siano esse cellule tumorali o immunitarie. Una scoperta con grandi potenzialità applicative.

21 novembre 2003

Ecco la prima proteina "sintetica"

Un algoritmo sofisticato e un modello teorico di ripiegamento delle sequenze aminoacidiche: un gruppo di ricercatori USA è riuscito a ottenere per la prima volta in laboratorio una proteina tridimensionale funzionante senza partire da una sequenza naturale.

21 novembre 2003

In Europa 700mila ricercatori entro il 2010

Gli stati membri devono uniformarsi di più in materia di fondi alla ricerca, assumere numerosi ricercatori e promuovere i finanziamenti da parte dei privati. In Italia per un convegno, il commissario europeo fa il punto sulla situazione della ricerca in Europa.

20 novembre 2003

Una rete di satelliti per la salute del pianeta

GMES e GEO: ossia una rete europea di monitoraggio dell'ambiente, mediante l'uso di satelliti, reti esistenti e piattaforme terrestri e aeree. GMES passa alla fase operativa e decide le prossime azioni. Intanto, a livello globale, si attiva GEO, una rete mondiale nella quale lavorano 34 paesi.

20 novembre 2003

CNR: scienza per la prevenzione dei tumori

Una gamma camera di dimensioni ridotte e costo contenuto, capace di fotografare tumori anche piccolissimi e di permettere la chirurgia radio guidata: è l'ultimo brevetto del CNR, che ha permesso la nascita di uno spin-off tra CNR, ricercatori e partner privati.

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Una lista rossa lunga 12 mila specie

Tante sono le specie in via di estinzione sul nostro pianeta. Rapidi processi di industrializzazione, indiscriminato sfruttamento delle risorse ambientali e introduzione di specie aliene in ambienti dove esistono specie indigene incapaci di difendersi. Anche quest'anno, la lista rossa della IUCN è molto lunga.

18 novembre 2003

L'arte preistorica svela come funziona il cervello

Migliaia di pitture e incisioni rupestri raccolte in vent'anni: un'analisi a livello mondiale riesce a correlare le informazioni sulle attività svolte e sulla dieta alimentare allo sviluppo dei processi cognitivi nelle diverse epoche e civiltà.

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In America 42 mila anni prima del previsto?

Uomini sul suolo americano già più di 50 mila anni fa e non solo 12 mila anni fa come finora pensato: una rivoluzione completa della storia del continente americano. È ancora un'ipotesi, ma supportata da analisi di reperti e dalla datazione di carbone fossile.

17 novembre 2003

Fulmini da riconsiderare

Non è la crescita di campi elettrici a far cadere un fulmine, ma un fenomeno diverso ancora poco compreso. Un fenomeno associato al rilascio di imponenti quantità di raggi gamma e raggi X, come rilevato da studi effettuati in Florida.

17 novembre 2003

2,6 miliardi di persone in più nel 2050

Una società molto più popolata e densa: una ricerca statistica, basata su dati storici e assunzioni sul futuro della nostra storia sul pianeta, prevede quali saranno gli andamenti della popolazione umana nei prossimi cinquant'anni.

14 novembre 2003

Cacciatori sottomarini di neutrini

Inaugurato Antares, un rivelatore sottomarino di neutrini. Un progetto di collaborazione internazionale che permetterà di studiare la composizione del cuore dei corpi celesti, compreso quella della nostra Galassia.

13 novembre 2003

Quando al cervello non piace la matematica

Una regione a forma di solco fotografata con la risonanza magnetica funzionale: la discalculia, che interessa più del 6% dei bambini, è un sintomo di una disfunzione cerebrale, che nelle sue forme più gravi si manifesta come sindrome di Turner.

13 novembre 2003

Integral sta rivelando i segreti della Via Lattea

In orbita da metà ottobre, il telescopio a raggi gamma dell'ESA sta già dando molti importanti risultati e informazioni sulla composizione molecolare della nostra galassia, e sulla sua storia di 12 miliardi di anni. Un'avventura che proseguirà fino al 2008

11 novembre 2003

Pronto il Piano Spaziale Europeo

Infrastrutture spaziali e telecomunicazioni al servizio dello sviluppo economico e politico dell'Unione Europea: è stato raggiunto un accordo per progetti comuni nel campo della ricerca spaziale tra Agenzia spaziale europea e UE. Con qualche rischio.

11 novembre 2003

Censis: italiani disorientati sulle biotech

"Orfani" nell'informazione: un'indagine del Censis evidenzia la frammentazione della posizione degli italiani rispetto alle biotecnologie. Con una netta tendenza a prediligere l'applicazione biotecnologica in campo medico rispetto a quello agroalimentare.

11 novembre 2003

Scoperta la sostanza che cementa i ricordi

Una proteina chinasi favorisce la formazione di nuove sinapsi, promuovendo la fissazione di un ricordo e impedendo che venga eliminato. Il meccanismo, scoperto nei topi, probabilmente è lo stesso che si verifica anche nell'uomo.

11 novembre 2003

Mezzo litro di fragole al giorno

Forse un principio antiossidante contenuto nelle fragole spiega la loro capacità di proteggere dalla radiazione cosmica le cavie di laboratorio. Un effetto interessante, che potrebbe aiutare a proteggere la salute degli astronauti impegnati nelle missioni spaziali.

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10 novembre 2003

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