Un algoritmo sofisticato e un modello teorico di ripiegamento delle sequenze aminoacidiche: un gruppo di ricercatori USA è riuscito a ottenere per la prima volta in laboratorio una proteina tridimensionale funzionante senza partire da una sequenza naturale.
È stata creata per la prima volta in laboratorio una proteina che non esiste in natura creata sulla base di un modellino al computer. L'hanno realizzata scienziati guidati da David Baker, presso la University of Washington a Seattle legando insieme 93 amminoacidi.
Le proteine sono tra i principali costituenti delle cellule e sono fatte di centinaia di amminoacidi che si possono considerare i mattoncini costituenti. Gli amminoacidi sono venti in tutto, ma si legano in una miriade di combinazioni diverse che poi a loro volta possono combinarsi in innumerevoli conformazioni tridimensionali. Insomma una possibilità illimitata di strutture.
Unire gli amminoacidi in laboratorio secondo una sequenza non ritrovata in natura, hanno ricordato gli esperti sulla rivista "Science", non è di per sé complicato. Il problema nasce quando si vuole dare a questa sequenza una forma in 3D. Baker i i suoi collaboratori però partendo da un modello teorico di ripiegamento al computer, costruito sulla base di alcuni algoritmi sofisticati, ci sono riusciti. Lo studio è stato fatto in collaborazione con Brian Kuhlman, della University of North Carolina, e con ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center in Seattle.
L'esperimento potrebbe aiutare a risolvere alcune grandi domande sull'evoluzione delle proteine ma anche sul perché alcune conformazioni siano preferibili rispetto ad altre.
Ma potrebbe anche segnare il via alla produzione di proteine artificiali che non hanno un corrispettivo in natura ma che possano avere utilità a scopo applicativo per la produzione di nuovi principi attivi per medicine.
Nanotubi al carbonio, di un nanometro di diametro, inseriti in una molecola di DNA e capaci di permettere l'autoassemblaggio di un transistor: l'integrazione tra fisica e biologia nella costruzione di dispositivi autoassemblanti è ormai una realtà.
Poco azoto, mal distribuito e facilmente eliminato dai terreni: la scarsa presenza di questo elemento impedisce, secondo scienziati americani, che le piante assorbano grandi quantità di carbonio dall'atmosfera contribuendo significativamente al controllo del riscaldamento globale.
L'introduzione di conigli selvatici sulle isole della California ha portato a uno sviluppo della popolazione di aquile predatrici. Che ora stanno uccidendo anche le volpi selvatiche, una specie in via di estinzione, protette dal programma di conservazione del Parco nazionale di Santa Cruz.
Un vero e proprio mostro, in termini astronomici, Eta Carinae, una delle stelle più grandi della nostra Galassia, è circondata da una nebulosa a forma di fungo e da un guscio di gas che sembra un pallone da rugby. Segnali che la fine è vicina, e che presto potrebbe trasformarsi in supernova.
Una soluzione di metacrilato che penetra nei pori argillosi e un "bombardamento" con elettroni in un acceleratore di particelle: la chimica e la fisica al servizio dell'archeologia, per salvare le migliaia di statue dell'armata cinese costruite più di 2000 anni fa.
Un adenovirus che inietta il gene p53, importante nello sviluppo di molti tumori. Dall'inizio del prossimo anno sarà disponibile sul mercato cinese un farmaco anti cancro basato sui principi della terapia genica e sperimentato con successo su oltre un centinaio di malati.
Un faglia di subduzione, con un ciclo di circa duecento anni: la combinazione di simulazioni al computer e di antiche leggende nipponiche e dei nativi americani, ha fornito la ricostruzione di uno dei più devastanti terremoti della storia, che si verificò nel 1700.
Un telo sintetico riflettente, per proteggere la cima del ghiacciaio africano depositario della storia climatica del continente nei suoi ghiacci vecchi più di diecimila anni. In attesa di un programma efficace di ri-forestazione, per ricostituire le riserve di acqua e ghiaccio.
I dati del satellite Soho confermano la teoria dominante sulle macchie solari: il gas espulso nello spazio in conseguenza dei moti di rotazione e convezioni interni al sole, elimina il rivestimento magnetico del sole ciclicamente, lasciandone emergere uno nuovo.
Un microflusso che spinge in avanti le cellule, come un meccanismo di contrazione e dilatazione continuo: ricercatori inglesi comprendono cosa c'è alla base del movimento delle cellule nel corpo. Siano esse cellule tumorali o immunitarie. Una scoperta con grandi potenzialità applicative.
Gli stati membri devono uniformarsi di più in materia di fondi alla ricerca, assumere numerosi ricercatori e promuovere i finanziamenti da parte dei privati. In Italia per un convegno, il commissario europeo fa il punto sulla situazione della ricerca in Europa.
GMES e GEO: ossia una rete europea di monitoraggio dell'ambiente, mediante l'uso di satelliti, reti esistenti e piattaforme terrestri e aeree. GMES passa alla fase operativa e decide le prossime azioni. Intanto, a livello globale, si attiva GEO, una rete mondiale nella quale lavorano 34 paesi.
Una gamma camera di dimensioni ridotte e costo contenuto, capace di fotografare tumori anche piccolissimi e di permettere la chirurgia radio guidata: è l'ultimo brevetto del CNR, che ha permesso la nascita di uno spin-off tra CNR, ricercatori e partner privati.
Tante sono le specie in via di estinzione sul nostro pianeta. Rapidi processi di industrializzazione, indiscriminato sfruttamento delle risorse ambientali e introduzione di specie aliene in ambienti dove esistono specie indigene incapaci di difendersi. Anche quest'anno, la lista rossa della IUCN è molto lunga.
Agisce su piani inclinati, verticali, sospeso in altezza o sottoterra: il robot messo a punto con tecnologie derivate dalla ricerca spaziale può essere utilizzato per monitorare la saldezza dei terreni rocciosi e per opere di consolidamento anche in zone critiche e pericolose per il lavoro manuale.
Migliaia di pitture e incisioni rupestri raccolte in vent'anni: un'analisi a livello mondiale riesce a correlare le informazioni sulle attività svolte e sulla dieta alimentare allo sviluppo dei processi cognitivi nelle diverse epoche e civiltà.
Uomini sul suolo americano già più di 50 mila anni fa e non solo 12 mila anni fa come finora pensato: una rivoluzione completa della storia del continente americano. È ancora un'ipotesi, ma supportata da analisi di reperti e dalla datazione di carbone fossile.
Non è la crescita di campi elettrici a far cadere un fulmine, ma un fenomeno diverso ancora poco compreso. Un fenomeno associato al rilascio di imponenti quantità di raggi gamma e raggi X, come rilevato da studi effettuati in Florida.
Una società molto più popolata e densa: una ricerca statistica, basata su dati storici e assunzioni sul futuro della nostra storia sul pianeta, prevede quali saranno gli andamenti della popolazione umana nei prossimi cinquant'anni.
Inaugurato Antares, un rivelatore sottomarino di neutrini. Un progetto di collaborazione internazionale che permetterà di studiare la composizione del cuore dei corpi celesti, compreso quella della nostra Galassia.
Una regione a forma di solco fotografata con la risonanza magnetica funzionale: la discalculia, che interessa più del 6% dei bambini, è un sintomo di una disfunzione cerebrale, che nelle sue forme più gravi si manifesta come sindrome di Turner.