Il carnivoro più grande del mondo

La vista dalla finestra è più bella di quanto ci immaginassimo: il lago di un blu intenso si estende a perdita d’occhio tra scogliere di rocce rossastre. Colori netti esaltati dall’aria limpida e secchissima… verrebbe voglia di andare a fare subito un bagno…

Ma prima il dovere. Dobbiamo andare a vedere il dinosauro carnivoro più grande del mondo. Si trova nel Museo Municipale di El Chocon. È una bestia di 14 metri ed è stata trovata a 18 chilometri a sud di El Chocon, vicino al bivio che porta da una parte a Bariloche e dall’altra a Neuquén.

Continua

Ai margini della Patagonia

La mattina siamo ospiti della Base Navale Belgrano, la più grande base navale militare di tutta l’America del Sud. Questo posto è importante perché Darwin venne qui e qui trovò i fossili di gliptodonte, megaterio (tanto desiderato perché l’unico esemplare in Europa era in Spagna e quindi il re dell’Inghilterra non poteva vederlo!). Ora il luogo è completamente trasformato dai tempi di Darwin. Le formazioni geologiche da cui sono stati estratti i prezioni fossili non ci sono più. Sono state usate come materiale da costruzione per gli edifici della Base. A Teresa, la nostra amica paleontologa, piange il cuore e vorrebbe tanto che le venisse permesso di riprendere gli scavi per approfondire la storia della vita su questa porzione di Terra. Continua

Viaggiare: il fascino e la noia

Questa mattina alle 8.30 Teresa ci è venuta a prendere all’hotel. Siamo saliti sul pulmino e siamo andati a visitare una base militare: la “Base Naval Puerto Belgrano”.

Siamo andati là perché Teresa ci voleva mostrare il posto dove Darwin aveva trovato i primi fossili di mammiferi giganti.

Poi abbiamo notato un ruscello di acqua che all’apparenza sembrava fresca ma toccandola era caldissima: percorrendo il ruscello abbiamo raggiunto una vasca con all’interno altra acqua  ancora più calda, perché la vasca era più vicina al pozzo (avente 1000 m di profondità) dal quale l’acqua risaliva ad altissima temperatura.

Vissuta questa esperienza siamo andati a rifornirci di viveri per il viaggio verso El Chocòn.

Le strade sono perfettamente dritte fino all’orizzonte e anche oltre, è affascinante ma nello stesso tempo noioso. Accanto a noi, sui bordi della strada, ammiriamo l’incredibile estensione della Pampa Argentina.

Continua

(Español) Corriendo con dinosaurios

Nos levantamos a las 7,30 y luego de desayunar salimos para el Museo “Carlos Darwin”, caminando.   Ahi nos esperaba Teresa Manera, paleontologa que ha descubierto muchas huellas y nos mostro los calcos hechos de caucho.  Luego siguiendo el orden de la coleccion: fosiles de la patagonia, fosiles de otros lugares y finalmente los de la zona de Punta Alta, Bahia Blanca, Monte Hermoso, en el sur de la Provincia de Buenos Aires.  Habia esqueletos de dinosaurios, un  nido completo de huevos de dinosaurios, unos abiertos y otros que contienen aun fragmentos incompletos de los embriones, todos petrificados.  Habia tambien restos de un Gliptodonte y una reproduccion de Megaterio, para observar su tamaño.  De alli pasamos al depósito, donde pudimos ver y comparar huellas de distintos animales extinguidos.

Continua

Quanto corre un dino

Una serie di impronte corre sulla sabbia bagnata di Pehuen-Co. Formano due tracce parallele. “Di che animale saranno?” si chiede Agostina. Probabilmente un cane… guarda. E prova a riprodurle posando i suoi piedi dentro le orme… dopo pochi passi le tracce parallele si allontanano le une dalle altre e Ago non riesce più a seguirle, dovrebbe staccarsi le gambe: una di qua e una di là. Allora forse non sono di un quadrupede. Forse sono sue bipedi che hanno camminato vicini. E che bipedi potrebbero essere… Guardando bene si vede che ci sono cinque dita. Però non ha la forma di piede umano… c’è solo la punta con le dita. Che cosa significa allora? Facciamo delle prove: camminando normalmente, camminando velocemente e correndo. Ecco, sì. Se si corre non si appoggia il tallone e sulla sabbia bagnata rimane solo l’impronta della punta del piede. Continua

Con Darwin a Monte Hermoso

Al Museo di scienze naturali Carlos Darwin di Punta Alta ci accoglie Teresa Manera del Dipartimento di Geologia dell’Universidad del Sur di Bahia Blanca con il direttore del Museo e diverse troupe televisive. Ci mostrano la riproduzione su tela di silicone delle tracce che vedremo dal vero nel pomeriggio e il laboratorio dove vengono eseguiti i calchi delle orme. Poi si parte con i fuoristrada dell’Università e del Parco Monte Hermoso Pehuen-Có verso il litorale.

Continua

600 chilometri e neanche un umano

Era scontato che saremmo partiti in ritardo. E infatti è così. L’idea era di partire verso le 8:30 e invece il bus con Luis e Sergio alla guida parte alle 9:22. Ci fermiamo per fare una fotocopia del documento di viaggio con i nostri nomi necessario per il viaggio. Attraversando la città la ammiriamo: ampi viali, molto verde, palazzi sontuosi. La Casa Rosada dove vive la presidente Cristina Kirchner, la Plaza de Mayo, il Cabildo. Pablo ci racconta qualcosa… ma è solo uno sguardo fugace. Le strade sono lunghissime, ordinate in riquadri perfetti. I numeri delle vie arrivano facilmente alle migliaia, ci sono strade che arrivano anche a decine di migliaia. In questo paese così grande (10 volte l’Italia) piace pensare in grande in tutto, anche nella numerazione delle vie. La numerazione comincia infatti da 100, non esistono numeri civici inferiori… e a ogni isolato scatta il centinaio successivo. Quindi avremo l’isolato con i numeri da 100 a 200, poi da 200 a 300 e così via. In questo modo la numerazione è anche una unità di misura della distanza. Se sono, per esempio, al numero 1256 di una certa via e devo andare al 3408, so che devo fare 22 isolati perché 34 – 12 = 22. Continua