Diventa sempre più veloce lo scivolamento in mare dei ghiacciai antartici. A quanto pare, infatti, il collasso, avvenuto due anni fa, della piattaforma ghiacciata Larsen B ha tolto di mezzo un ostacolo che impediva questa corsa verso il mare. I dati arrivano da analisi satellitari pubblicate sulla rivista Geophysical Research Letters da un gruppo di ricercatori americani guidati da Ted Scambos del National Snow and Ice Data Center di Boulder in Colorado.

I ricercatori hanno preso in esame sette immagini scattate dal satellite Landsat 7 tra il gennaio del 2000 e il febbraio del 2003. Le analisi rivelano che quattro ghiacciai stanno scivolando attraverso la zona collassata nel 2002 a una velocità che è aumentata rispetto al 2000 dalle due alle sei volte. "Se la domanda è: l'Antartico risponde velocemente ai cambiamenti climatici? La risposta è sì", spiega Scambos.

Un secondo studio, frutto del lavoro di Eric Rignot del Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena in California, ha individuato invece un aumento della velocità di scivolamento di altri cinque ghiacciai, Hektoria, Green, Evans, Jorum e Crane. La velocità dei primi tre è aumentata di otto volte tra il 2000 e il 2003, mentre quella degli altri due di circa tre volte.

"I due studi - spiega Rignot - evidenziano per la prima volta il legame tra il collasso delle piattaforme ghiacciate causato dal riscaldamento globale e lo scivolamento dei ghiacciai verso il mare". Probabilmente, la caduta in mare di ghiaccio terrestre determinerà nel lungo periodo un aumento del livello degli oceani, anche se è difficile stabilire di quale entità. Inoltre, a complicare i calcoli intervengono i dati sulla temperatura: quella della Penisola antartica, la lingua di terra che si protende verso il Sudamerica, è in forte aumento negli ultimi cinquant'anni, ma nello stesso tempo all'interno del continente le temperature sono in discesa.