Mentre si discute di carne alla diossina proveniente dall'Irlanda, in Italia scoppia l'allarme pecore pugliesi: secondo le analisi eseguite dall'Azienda sanitaria locale 1600 pecore allevate nelle masserie tra Taranto e Statte sono risultate contaminate da diossina. L'orgine della diossina è da ricercare nell'erba di Taranto. Le indagini dell'Arpa Puglia pongono la città pugliese al primo posto delle città più inquinate in Italia, tra quelle messe peggio in Europa. Per capire da dove viene questa diossina, Sedna ha intrapreso un viaggio verso Sud, a ridosso delll'Ilva, l'ottavo stabilimento siderurgico nel mondo. Ai microfoni di Sedna Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink, associazione che da anni promuove delle campagne per un risanamento ambientale della città di Taranto.
Non solo diossina, nell'aria e nelle acque di Taranto ci sono anche mercurio e benzo(a)pirene, il componente più cagerogeno degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), per i quali Taranto ha un primato assoluto il 95% per le emissioni in aria e il 91% per le emissioni in acqua. Ma quali sono gli affetto di queste sostanze sulla salute umana? Sedna ne discute con Ornella Bellucci, giornalista e autrice del racconto-inchiesta Il mare che non c'è pubblicato nel libro Il corpo e il sangue d’Italia. Otto inchieste da un paese sconosciuto pubblicato per i tipi della Minimum Fax (2007).
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