Non è necessariamante una critica quella che Geert Lovink fa alla
“cultura libera” del web partecipativo, quanto piuttosto una
raccomandazione a essere “culturalmente coscienti” e specifici sui tipi
di professione che si stanno diffondendo attraverso la rete.
Come ci racconta in questa lunga chiacchierata l'autore del libro Zero comments (Bruno Mondadori, 2008)
guru dei social media, stiamo assistendo a una silenziosa crisi nel
campo creativo e professionale che richiederebbe un nuovo modello di
mercato che purtroppo stenta ancora a nascere.