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16 maggio 2008
Spazzatura digitale

Spazzatura digitale

Era il 3 maggio 1978 e Gary Thuerk, esperto di marketing americano, inviò a 400 persone contemporaneamte la stessa lettera. Internet ancora non esisteva e al suo posto c'era Arpanet. Nasceva così lo spam, fenomeno fastidioso che riempie quotidianamente le nostre caselle di posta elettronica di messaggi spazzatura. Se nel 2001 lo spam costituiva circa il 10% del traffico email, oggi le mail indesiderate che viaggiano nella rete raggiungono il 95%. Lo racconta ai microfoni di Sedna il fisico teorico Furio Ercolessi, da otto anni in prima linea nella lotta allo spam.
Ma chi paga questo uso improprio della posta elettronica? E che vantaggio ne traggono gli spammer? E com'è cambiato nel corso di questi trent'anni il fenomeno spam? La parola a Paolo Attivissimo che di informatica, disinformatica, bufale, falsi allarmi e dicerie che girano in Rete, ne parla ogni settimana sulla terza rete della radio Svizzera nel Disinformatico.

Per saperne di più:
Antibufala.info

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