Settembre 1950: Bruno Pontecorvo, allievo di Fermi che durante la seconda guerra mondiale ha preso parte al progetto nucleare alleato, scompare all’improvviso. Si sospetta che sia fuggito in URSS e che abbia portato con sé importanti segreti atomici, ma i servizi di sicurezza occidentali minimizzano la defezione. Simone Turchetti mostra che, diversamente da quanto sostennero all’epoca i servizi inglesi e americani, Pontecorvo aveva un’enorme esperienza applicativa che poteva essere strategica in URSS; svela il complotto della diplomazia britannica per nascondere le lacune nella sicurezza atomica del Regno Unito agli occhi dell’alleato USA e dell’opinione pubblica; analizza un grave e inedito movente per la fuga e ne propone una possibile dinamica.