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19 aprile 2007
Semi nella rete

Semi nella rete

Biopirateria è una parola usata per indicare la brevettabilità di varietà vegetali e animali: priva i contadini delle sementi che selezionano da secoli e li rende dipendenti dall’industria sementiera. Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, rilancia su Repubblica una proposta per frenarla: un archivio on-line con accesso libero per raccogliere informazioni e descrizioni delle sementi. Una banca dove mettere le nostre radici, che appartengono a tutti. Sedna ne discute con Cinzia Scaffidi, responsabile del centro studi di Slow Food.

Dalla redazione di Sedna un suggerimento per contribuire in modo pratico alla tutela della biodiversità: per fare la spesa ci si può rivolgere ai Gruppi di Acquisto Solidali (G.A.S.). Gabriella Bernabé dei G.A.S. di Cremona spiega come anche con gli acquisti si può contribuire alla creazione di un’economia sostenibile.


“Fai che il seme sia inesauribile e che generi un nuovo seme il prossimo anno” Vandana Shiva

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