Ogni giorno, nei computer dei centri di ricerca internazionali vengono archiviati circa mille gigabyte di informazioni su geni e proteine; sono dati accessibili a scienziati di tutto il mondo che consultano questi archivi per le loro ricerche. Ma come tutelare l’accesso pubblico ai file bioinformatici quando i brevetti sui software possono limitarne di fatto la lettura? Sedna ne discute con Andrea Monti, giurista informatico da anni impegnato nelle questioni di interfaccia high technology e mondo giuridico, professore all’Universtità di Chieti.
E ancora di proprietà intellettuale e brevetti sui geni parliamo con Giovanni Boniolo, filosofo della scienza e professore all’Università di Padova.
"La gallina è soltanto lo strumento usato da un uovo per fare un altro uovo"