Il nuovo mercato del lavoro scientifico: ricercatori più flessibili o più precari?
di Carolina Brandi, Odradek Edizioni (2006)
Scienza e precariato. Sempre meno ragazzi si isicrivono alle Facoltà scientifiche e sempre meno laureati decidono poi di intraprendere la strada della ricerca. Una delle cause del problema è l’instabilità del posto di lavoro? É poi vero, inoltre, che il ricercatore flessibile è più produttivo? E che il precariato scientifico stimoli il trasferimento di conoscenze dal mondo accademico a quello industriale? Carolina Brandi, dell’Istituto di ricerca sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr, delinea un quadro delle risorse umane impegnate nella società della conoscenza.