Le equazioni della teoria generale della relatività sono valide anche in condizioni di gravità estrema
La teoria della relatività generale di Einstein è stata confermata al 99,95% grazie a uno dei test più impegnativi mai messi a punto fino a oggi. Questo test è consistito nell'osservazione di due stelle di neutroni, gli oggetti più densi dell'Universo se si escludono i buchi neri. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Science” (Vol 313, n. 5793).
La teoria einsteniana consiste in una serie di equazioni che descrivono come la gravità distorca lo spaziotempo circostante a una massa. Un team di astronomi britannici coordinati da Michael Kramer della University of Manchester ha cercato di valutare in che modo la forza di gravità di una coppia di stelle di neutroni rallenti le onde radio emesse dalle stelle stesse e che poi arrivano sulla Terra, e come le due stelle si muovano in relazione l'una con l'altra.
I calcoli hanno dimostrato che le equazioni di Einstein sono corrette con una probabilità di errore di 1 su 20 000: in pratica la loro accuratezza è del 99,95%. Il sistema studiato si chiama PSR J0737-3039A/B ed è il primo sistema doppio di pulsar (stelle di neutroni che emettono impulsi radio a intervalli regolari) conosciuto. Questo sistema è ideale per testare le equazioni di Einstein: le stelle sono piccole, solo venti chilometri di diametro per cui possono essere considerate quasi come dei punti materiali e il loro campo gravitazionale è 100 000 volte più intenso di quello del Sole, cosa che rende più facile l'analisi delle distorsioni spaziotemporali. Soprattutto però questo sistema ha consentito di testare per la prima volta la teoria di Einstein anche in condizioni gravitazionali estreme e non solo in situazioni di gravità normali, come quelle riscontrate nel nostro Sistema solare.
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