L'edizione 2006 del premio L'Oréal-UNESCO ha premiato ancora una volta l'élite della ricerca femminile.
Alzheimer, sistema immunitario, malattie genetiche. Sono questi alcuni dei temi studiati dalle scienziate premiate a Parigi nell'ambito del L'Orèal-UNESCO Awards 2006. Il premio, la cui storia inizia nel 1999, ha l'obiettivo di consacrare l'eccellenza scientifica raggiunta dalle donne nella scienza ed è ormai diventato una sorta di Nobel tutto al femminile.
Quest'anno sono state premiate con 100 000 dollari cinque donne provenienti da tutti gli angoli del mondo. Da Habida Bouhamed Chaabouni dell'Università di Tunisi per l'Africa premiata per il suo contributo all'analisi e alla comprensione delle malattie ereditarie, a Jennifer Graves, un'esperta australiana di genoma dei mammiferi dell'Università nazionale di Canberra. Da Christine Van Broekhoven dell'Università di Anversa in Belgio, che ha contribuito a delineare i meccanismi genetici dell'Alzheimer a Esther Orozco una ricercatrice messicana dell'Istituto politecnico nazionale che ha studiato le infezioni causate dalle amebe ai tropici. Per concludere con l'americana Pamela Bjorkman che ha ricevuto il premio per la sua scoperta di come il sistema immunitario umano riconosce i suoi bersagli.
La partnership tra UNESCO e L'Oreal inoltre ha assegnato 15 borse di studio per sostenere altrettante giovani ricercatrici a farsi strada nel difficile mondo della ricerca scientifica. La borsa di 20 000 dollari consentirà loro di passare un anno all'estero in un prestigioso centro di ricerca per continuare i loro studi. Studi che coprono campi molto vasti di ricerca: dalle biotecnologie applicate all'agricoltura nei paesi in via di sviluppo per migliorare il rendimento dei raccolti, alla cura di malattie dentali e del cranio attraverso lo studio delle cellule staminali ottenute dai denti. Dallo sviluppo di un biochip in grado di individuare le allergie al cibo all'impatto dei cambiamenti climatici sul comportamento dei pinguini antartici.
Enceladus, una delle oltre sessanta lune di Saturno, ha pozze di acqua liquida poco sotto la superficie.
Astronomi italiani individuano uno dei lampi di raggi gamma più lontani nel tempo e nello spazio mai trovato finora.
Secondo una inchiesta della rivista "Nature" gli esperimenti sulla fusione nucleare da bolle di plasma non convincono.
Studio italo-americano svela che 4000 anni fa una violenta eruzione colpì i villaggi situati nella odierna area metropolitana di Napoli.
Una ricerca individua quali siti dovrebbero essere oggetto delle politiche di protezione ambientale nei prossimi anni.
Secondo una simulazione computerizzata dovremo attenderci più macchie solari di quelle dell'ultimo ciclo.
Nuove tecniche per le celle fotovoltaiche: se ne è parlato in un convegno a Roma.
Una simulazione mostra che le attuali zone aride potrebbero in futuro diventare dei veri e propri deserti.
Secondo un astronomo inglese i voli low cost diventeranno un incubo per l'esplorazione ottica del cielo.
La calotta polare antartica si scioglie a ritmi sempre più elevati. L'allarme pubblicato sulla rivista “Science”.
Una delle scoperte attribuite ad Archimede, il più grande matematico dell'antichità, è la spirale che porta il suo nome. Ora però si viene a sapere che la civiltà minoica era a conoscenza della spirale di Archimede con oltre mille anni di anrticipo rispetto alla nascita del matematico siracusano.
Scienziati, esperti di etica, editor di giornali scientifici e avvocati provenienti da 14 paesi, riuniti a Cambridge per elaborare le linee guida globali per la ricerca sulle cellule staminali.
Robot ridotti a dimensione nanometriche potrebbero nuotare in un fluido senza perdere energia.
Piove di meno e le temperature sono un po' più alte. Sono questi i principali cambiamenti al clima italiano che si sono verificati negli ultimi 200 anni, almeno secondo una ricerca del CNR.
La Cina è già una superpotenza scientifica? Difficile dirlo, visto che è quasi impossibile sapere con certezza quante risorse stia investendo nello sviluppo delle scienze. Certo è che ha già superato il Giappone nella realizzazione di prodotti ad alta tecnologia.
Un gigante per i mammiferi dell'epoca, ma piccolo rispetto ai grandi dinosauri è stato scoperto in Cina. Si tratta di un castoro di 164 milioni di anni, trovato esaminando le collezioni del Jinzhou Museum of Palaeontology cinese.
I primi Sapiens arrivarono in Europa e soppiantarono i Neanderthal molto più velocemente di quanto pensato fino a oggi. L'intero processo sarebbe durato solo 5000 anni e sarebbe avvenuto tra i 46000 e i 41000 anni fa.
Si chiama Astro F il telescopio spaziale giapponese a infrarosso destinato a disegnare la mappa dell'Universo in 3D.