Raggiunta in pochi istanti la temperatura di mezzo milione di gradi.
Un impulso laser è riuscito a riscaldare uno zaffiro battendo ogni precedente record di velocità. L'esperimento è durato un attimo: il laser può causare aumenti di temperatura di un miliardo di miliardi di gradi al secondo ma può essere mantenuto acceso per un paio di centesimi di femtosecondi.
Il calore intenso del laser ha prodotto delle palle di fuoco in miniatura (con un diametro di un millesimo di millimetro) a una pressione di 10 terapascal, cioè venti volte quella che si registra al centro della Terra. La pressione ha consentito di alzare la temperatura a circa mezzo milione di gradi, ottenendo quelli che secondo Vladimir Tikhonchuk, un fisico teorico dell'Università di Bordeaux in Francia sono i "paramenti di una esplosione atomica". Il successo dell'esperimento dimostra che gli scienziati ora possono simulare le condizioni che si trovano nel cuore dei pianeti o addirittura innescare reazioni di fusione nucleare usando dei semplici laser.
In un articolo pubblicato sulla rivista "Physical Review Letters" (96-2006), Tikhonchuk spiega che tassi di riscaldamento simili sono forse stati raggiunti in esperimenti precedenti, ma negli altri acsi non si era riusciti a calcolare temperatura e pressione né si era riusciti a focalizzare un impulso laser così piccolo. Ogni impulso laser è durato 200 femtosecondi un periodo di tempo sufficiente per la luce a superare un percorso pari alla larghezza di un capello umano. Lo zaffiro è esploso a causa del calore in pochi femtosecondi e la palla di atomi causata dall'esplosione è diventata meno densa rendendo ogni ulteriore riscaldamento poco efficiente. "Il trucco è riscaldare il plasma prima che inizi a espandersi", dice Tikhonchuk.
Non si tratta comunque delle temperature più alte mai registrate sulla Terra. Questo record va invece ai Sandia National Laboratories di Albuquerque nel New Mexico, che hanno raggiunto i 2 miliardi di gradi, mandando elettricità lungo dei cavi di tungsteno per creare condizioni simili a quelle di una fusione nucleare.
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