Così la NASA cerca di evitare il lancio di un telescopio difettoso previsto tra sette anni
Per evitare di ripetere gli errori commessi con Hubble (mandato nello spazio con uno specchio non proprio funzionante al meglio), la NASA ha deciso di testare con la massima cura il nuovo telescopio orbitante James Webb, prima del lancio. Il suo battesimo nello spazio è previsto tra sette anni, ma l'agenzia spaziale sta già testando i vari componenti in corso di costruzione. E il motivo di tutto questo impegno non è solo la volontà di evitare un'altra figuraccia, dopo quella di Hubble. Infatti, a differenza di quanto successo con il vecchio telescopio, quello nuovo non potrà essere riparato nello spazio dagli astronauti.
Il punto più debole è lo specchio, come ha riconosciuto Mark Clampin, ricercatore della NASA, nel corso di una conferenza della International Society for Optical Engineering a Orlando in Florida. Lo specchio principale ha un'area che è circa sei volte e mezza quella di Hubble, ma pesa soltanto un terzo. Dal momento che nessun veicolo spaziale potrebbe portarlo in orbita, sarà piegato come un origami e poi dispiegato nello spazio. Il cuore del problema è che si troverà a circa un milione e mezzo di chilometri dalla Terra, un punto di fatto irraggiungibile dagli astronauti.
Così i due primi segmenti dello specchio già costruiti sono in corso di analisi da parte del Marshall Space Flight Center della NASA. Vengono sottoposti a test criogenici per essere sicuri che possano operare alle temperature molto fredde richieste per catturare lo spettro infrarosso di galassie molto lontane. Per evitare ulteriori errori, l'intero telescopio verrà prima montato e testato sulla Terra e poi lanciato. Cosa che non era stata fatta con Hubble.
Sulle Ande, le metafore spaziali sul tempo sono l’inverso di quelle usate da altri idiomi
Risultati a sorpresa da uno studio anglo-olandese: alle alte latitudini il livello degli oceani non si sta alzando
Un nuovo fossile dimostra che i coccodrilli moderni si sono sviluppati nell’emisfero meridionale
La palla di gas infuocato si estende per 3 milioni di anni luce e pesa come mille miliardi di soli
Il fenomeno è stato quantificato con una simulazione al computer e dipende dalla bassa densità dell’atmosfera del pianeta rosso
Per definire quali caratteristiche debba avere un oggetto orbitante per essere definito un pianeta è stata istituita una nuova commissione di esperti
La città era un antico porto e centro dei commerci dei Romani con l’estremo Oriente
Il ritiro dei ghiacciai è avvenuto quasi ovunque diciassettemila anni fa, con la sola eccezione dell’Atlantico settentrionale
L’isolamento forse alla base della strana evoluzione della nuova specie di dinosauro scoperta vicino in Germania
Il risultato è stato ottenuto con lo stesso meccanismo usato dalla natura, con delle nuvole di plasma si sono riprodotti questi rari fenomeni
Eucarioti e cianobatteri erano presenti anche nella spessa coltre di ghiaccio della Snowball Earth.
Anche pianeti poco più grandi di Giove potrebbero avere nella loro orbita piccoli sistemi planetari.
Questa la percentuale di chi non riesce a riconoscere una persona solo dai tratti del viso.
Secondo gli ultimi studi, la forma ellittica della nostra galassia sarebbe meno perfetta di quanto creduto fino a oggi.
Il gap tra paesi ricchi e poveri potrebbe allargarsi a causa delle nuove scoperte nella tecnologia e nella scienza.
Forse scoperta la causa scatenante della più grande estinzione nella storia della Terra.
Le prime colture risalirebbero a 11.000 anni fa in Israele, qualche migliaio di anni prima di grano, orzo e legumi.
Lo studio evidenzia alcuni meccanismi alla base della formazione dei ghiacci artici.