Il ritiro dei ghiacciai è avvenuto quasi ovunque diciassettemila anni fa, con la sola eccezione dell’Atlantico settentrionale
La fine dell'ultimo periodo glaciale, circa 17 500 anni fa, è avvenuto contemporaneamente in quasi tutto il mondo, con l'unica eccezione di alcune regioni dell'Atlantico settentrionale. Sono queste le conclusioni di uno studio apparso sulla rivista “Science” (Vol 312, n. 5779) e realizzato da un gruppo di scienziati coordinati da Joerg Schaefer dell'Earth Institute della Columbia University e George Denton della University of Maine.
I ricercatori hanno preso in esame campioni di rocce ricavati dai ghiacciai morenici della California e della Nuova Zelanda e li hanno confrontati con quelli relativi a Wyoming, Oregon, Montana, Argentina, Australia e Svizzera. In questo modo sono riusciti a scoprire quando i ghiacciai iniziarono a formarsi in varie parti del mondo e quando iniziarono a ritirarsi. I dati dimostrano che il ritiro è iniziato contemporaneamente circa 17 500 anni fa ed è stato confermato da analisi condotte anche in Tibet e in America Latina.
"È interessante vedere come l'era glaciale finì nello stesso momento in tutto il pianeta, anche nell'Antartide, la regione considerata più isolata dal punto di vista climatico", dice Schaefer. Esistono però alcune regioni che sembrano aver risposto con ritardo: la Groenlandia ad esempio emerse dall'era glaciale solo 15 000 anni fa. I 2500 anni di ritardo vengono spiegati con la presenza di una serie di inverni particolarmente rigidi sull'Atlantico settentrionale, dovuti a grandi quantità di iceberg formati dalle calotte di ghiaccio europee e nord americane in corso di scioglimento. Questi iceberg aggiunsero una grande quantità di acqua dolce all'oceano e ridussero la risalita di acqua calda dai tropici, diminuendo la temperatura della regione.
Sulle Ande, le metafore spaziali sul tempo sono l’inverso di quelle usate da altri idiomi
Risultati a sorpresa da uno studio anglo-olandese: alle alte latitudini il livello degli oceani non si sta alzando
Un nuovo fossile dimostra che i coccodrilli moderni si sono sviluppati nell’emisfero meridionale
La palla di gas infuocato si estende per 3 milioni di anni luce e pesa come mille miliardi di soli
Il fenomeno è stato quantificato con una simulazione al computer e dipende dalla bassa densità dell’atmosfera del pianeta rosso
Per definire quali caratteristiche debba avere un oggetto orbitante per essere definito un pianeta è stata istituita una nuova commissione di esperti
La città era un antico porto e centro dei commerci dei Romani con l’estremo Oriente
Così la NASA cerca di evitare il lancio di un telescopio difettoso previsto tra sette anni
L’isolamento forse alla base della strana evoluzione della nuova specie di dinosauro scoperta vicino in Germania
Il risultato è stato ottenuto con lo stesso meccanismo usato dalla natura, con delle nuvole di plasma si sono riprodotti questi rari fenomeni
Eucarioti e cianobatteri erano presenti anche nella spessa coltre di ghiaccio della Snowball Earth.
Anche pianeti poco più grandi di Giove potrebbero avere nella loro orbita piccoli sistemi planetari.
Questa la percentuale di chi non riesce a riconoscere una persona solo dai tratti del viso.
Secondo gli ultimi studi, la forma ellittica della nostra galassia sarebbe meno perfetta di quanto creduto fino a oggi.
Il gap tra paesi ricchi e poveri potrebbe allargarsi a causa delle nuove scoperte nella tecnologia e nella scienza.
Forse scoperta la causa scatenante della più grande estinzione nella storia della Terra.
Le prime colture risalirebbero a 11.000 anni fa in Israele, qualche migliaio di anni prima di grano, orzo e legumi.
Lo studio evidenzia alcuni meccanismi alla base della formazione dei ghiacci artici.