Uno studio condotto sui topi suggerisce l'esistenza di almeno due orologi biologici, in grado di determinare il ciclo sonno-veglia dell'organismo. Dalla loro asincronia potrebbero derivare gli sbalzi causati dai voli intercontinentali.
Il nostro organismo potrebbe avere più di un orologio biologico e i problemi legati ad esempio al jet lag potrebbero dipendere proprio dallo sfasamento di questi orologi. L'ipotesi è stata avanzata da un gruppo di ricercatori dell'University of Washington di Seattle, guidati da Horacio de la Iglesia. Il risultato delle loro ricerche è stato pubblicato sulla rivista Current Biology.
I ricercatori hanno condotto un esperimento sui ratti sottoponendoli, invece che al normale ciclo di luce-buio di 24 ore, a uno artificiale di 22 ore. In questo modo hanno potuto osservare che l'attività genica delle cellule "orologio", contenute in una particolare regione del sistema nervoso centrale (il nucleo suprachiasmatico) da dove regolano i cicli di sonno e veglia dell'organismo, si differenziava. Alcune seguivano il nuovo ciclo di 22 ore, mentre altre continuavano con quello di 24.
Secondo i ricercatori, questo significa che esistono due orologi biologici, uno sensibile all'alternanza del buio e della luce, l'altro no.
Questo risultato, benchè ottenuto sui topi, potrebbe rivelare un meccanismo presente anche negli umani. Gli orologi biologici, in condizioni normali con il loro ticchettio sincrono, sarebbero responsabili dell'insorgenza della fame in certe ore del giorno e del sonno quando si avvicina la notte. Ma in condizioni di sfasamento, per esempio a causa del jet lag, provocherebbero le alterazioni ormonali che indicano al corpo di essere pronto all'attività fisica (con l'aumento degli ormoni dello stress) mentre il ciclo sonno-veglia pende ancora dalla parte del sonno.
Il telescopio spaziale cattura l'immagine di un pianeta in orbita attorno a una nana bianca a circa 100 anni luce dalla Terra. E intanto il Vlt grazie allo spettrografo multi-fibra identifica due pianetoni simili a Giove.
I piloti di Hollywood reclutati dalla Nasa per agganciare in volo la capsula in rientro sulla Terra con a bordo particelle del vento solare non sono potuti intervenire: il paracadute della capsula non si è aperto.
Al Cnr hanno messo a punto una sorta di "Tutto città" marino: riporta la situazione per più di 200 punti del Mediterraneo per i quali, in base a una statistica relativa agli ultimi dieci anni, sono state analizzate, per ogni mese e stagione, le caratteristiche del moto ondoso e del vento.
Mangiare è anche una questione di testa. Recenti ricerche indicano come la secrezione ormonale e la trasmissione di impulsi nervosi abbiano il loro ruolo nel determinare la fame o la sazietà.
Sarà esposto a Londra il primo libro a essere stato stampato, scritto in cinese seicentocinquanta anni prima che Gutenberg inventasse la stampa. Si presenta come un lungo rotolo di carta avvolto intorno a un'asta di legno e faceva parte di una biblioteca, murata all'interno di una grotta intorno all'anno mille d.C.
Grandi campi coltivati esclusivamente a mais OGM potrebbero contaminare piante di mais non-ogm distanti fino una trentina di metri e quindi potrebbero modificare il micro-sistema generando insetti con nuove resistenze.
Uno studio pubblicato su Science mostra come la plastica sta letteralmente tappezzando i fondali con microscopici frammenti con effetti sulla salubrità dell'ambiente e il benessere delle specie animali e vegetali.
Un gruppo di ricercatori statunitensi lavorando sui ratti ha identificato, per la prima volta, la regione del cervello dove vengono immagazzinati e recuperati i ricordi a lungo termine. E funzionerebbe un po' come il disco fisso di un computer.
Una riflessione sui test genetici è in corso alla comunità europea nel tentativo di adottare una politica comune sul problema.
Particolari ceppi di superbatteri resistenti agli antibiotici potrebbero eludere i controlli di laboratorio. L'allarme arriva dagli Stati Uniti, dai Centers for disease and prevention.
Come ridurre il numero di animali sacrificati senza però sacrificare anche la ricerca biologica? Dai topi transgenici, una nuova possibilità che sfrutta le caratteristiche degli oncogeni per avere cellule sempre adatte alle sperimentazioni.
Un tragitto direttissimo per i venti che trasportano lo smog asiatico sul Brasile. È stato visto grazie ai satelliti e ai palloni sonda e spiega perché d'inverno l'America del sud è coperta da una nuvola di inquinamento molto più spessa di quanto giustificato dalle attività umane in quella regione.
L'America non è più la Mecca della ricerca. Sembra infatti che l'Europa e soprattutto i paesi emergenti asiatici stiano conquistando il loro spazio nell'empireo della scienza.
Uno studio sui denti dei nostri lontani cugini rivela che la specie era caratterizzata da una crescita fisica veloce a dispetto di una dimensione cranica relativamente sviluppata. E a quindici anni erano già adulti.
Chi va piano va sano e va lontano. E soprattutto nella direzione giusta. Uno studio rivela che anche le tartarughe marine sono dotate di Gps, con cui si orientano alla perfezione nell'attraversamento di oceani e mari.
94 progetti realizzati da 205 giovani tra i 15 e i 20 anni. E al gran finale concorso europeo a Dublino saranno presentati tre progetti: Squack, Motion Display, e un terzo focalizzato sul Problema euclideo di Steiner.
Iniettando nel cervello di pazienti affetti da Alzheimer cellule della pelle geneticamente modificate per produrre un fattore di crescita nervosa, ricercatori statunitensi hanno notato un rallentamento della malattia.
Arrivano da un pesce che vive a circa 600 metri sotto al livello del mare. Le registrazioni dei suoni di questo abitante degli abissi sono state effettuate per la prima volta da ricercatori statunitensi.
Si chiama Dragon, ed è un nuovo programma in cui satelliti Esa aiuteranno il governo cinese a disegnare la prima mappa completa del paese, di cui nessuno, nemmeno gli imperatori, ha mai conosciuto l'esatta topografia.
Per festeggiare il suo 14 compleanno, il telescopio spaziale Hubble ha inviato a terra una immagine da incorniciare: si tratta di un anello di stelle brillanti blu, che circonda un nucleo di stelle gialle. Uno di quegli oggetti celesti definiti 'galassia ad anello'.